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Ricerca, nuovi gusti e unicità: le tendenze nella ristorazione del 2024

Giacomo Pini, esperto di marketing della ristorazione, analizzando il mercato e le dinamiche di acquisto e di consumo alimentare del fuori casa traccia la via che dovranno seguire gli imprenditori del comparto. «Vinceranno sapori caratterizzanti, che fanno bene al risparmio e che tagliano gli sprechi. Ma anche esperienze multisensoriali che raccontino il territorio»

di Martino Lorenzini
08 gennaio 2024 | 05:00
Ricerca, nuovi gusti e unicità: le tendenze nella ristorazione del 2024
Ricerca, nuovi gusti e unicità: le tendenze nella ristorazione del 2024

Ricerca, nuovi gusti e unicità: le tendenze nella ristorazione del 2024

Giacomo Pini, esperto di marketing della ristorazione, analizzando il mercato e le dinamiche di acquisto e di consumo alimentare del fuori casa traccia la via che dovranno seguire gli imprenditori del comparto. «Vinceranno sapori caratterizzanti, che fanno bene al risparmio e che tagliano gli sprechi. Ma anche esperienze multisensoriali che raccontino il territorio»

di Martino Lorenzini
08 gennaio 2024 | 05:00
 

Esperienze multisensoriali, gusti ricercati, una cucina in continua trasformazione, in grado però sempre di raccontare di giorno in giorno la complessità di un territorio come quello dell'Italia e le sue piccole e grandi unicità.

Sono soltanto alcune delle tendenze, obiettivi e sfide che sono chiamati a raccogliere gli imprenditori che operano nel mondo della ristorazione. Un comparto in continua evoluzione, dove la concorrenza diventa sempre più agguerrita, anche a causa di una serie di criticità emerse dopo l'emergenza pandemica. Criticità che hanno influito sul portafoglio del cliente, diventato quindi sempre più esigente e attento all'offerta ristorativa.

Giacomo Pini, è un esperto di marketing della ristorazione, ed è fondatore dell'agenzia di consulenza GpStudios. L'autore dei fortunati volumi "Risto Boom. Crea il successo del tuo locale", "L’Arte del Breakfast" e "Il marketing territoriale dell'Italia che non ti aspetti. Come vendere i luoghi magici fuori dai circuiti turistici commerciali", che da tempo analizza il mondo della ristorazione e le sue infinite dinamiche, traccia le tendenze del 2024 per il comparto.

 Ricerca, nuovi gusti e unicità: le tendenze nella ristorazione del 2024

Il 2024 si caratterizzerà anche per la ricerca di nuovi prodotti ad alto valore nutrizionale

Il 2024 nella ristorazione per il food e il beverage

Giacomo Pini è consapevole che i gusti dei consumatori evolvono ogni anno e non è sempre facile, o scontato, prevedere cosa esattamente funzionerà di più nel 2024.

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«Analizzando il mercato e le dinamiche di acquisto e di consumo alimentare fuori casa, è comunque possibile tracciare una via che indichi il cammino della ristorazione del domani - ha spiegato il fondatore di GpStudios - Ai livelli più alti di chi opera in questo difficile comparto, troviamo un impegno reale e costante nella ricerca di nuovi prodotti ad alto valore nutrizionale che possano andare in sostituzione a quei prodotti il cui consumo ad elevate quantità ha reso insostenibili (ne è un esempio concreto Spora, il laboratorio di Rasmus Munk con un bellissimo progetto fatto di nutrizione e scienza dedicato alla ricerca delle basi portanti per una ristorazione del futuro rivoluzionaria)».

«Per quanto riguarda i sapori che andranno per la maggiore e i prodotti che si candidano ad avere maggior riscontro, il contrasto a sorpresa, le combinazioni inusuali e l’esotico arricchiranno i menu del prossimo anno. Vinceranno sapori caratterizzanti, che fanno bene al risparmio e che tagliano gli sprechi: il garum (salsa liquida di interiora di pesce che gli antichi Romani aggiungevano come condimento a molti primi e secondi piatti, ndr) ne è un esempio, realizzato tramite un processo enzimatico che non richiede il dispendio di alcuna energia elettrica. Per il lato beverage, invece, il pairing (disciplina che studia l'abbinamento dei sapori e si applica sia al food sia al beverage, ndr) già vincente in passato continuerà la sua strada passando dall’essere una tendenza temporanea a una consolidata formula di successo, aggiungendo alla propria selezione bevande analcoliche e mocktail creati da distillati analcolici».

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Il contrasto a sorpresa, le combinazioni inusuali e l’esotico arricchiranno i menu del 2024
 

Le richieste dei clienti ai ristoranti nel 2024

Pini ha ricordato che analizzando i dati finora si è osservato che «la spesa per il fuori casa non diminuisce, si abbassa verticalmente il livello del format e aumenta l’aspettativa di un consumatore che è sempre più attento, oltre che consapevole. La ricerca della spettacolarità, dell’unicità, ma anche dell’autenticità e della trasparenza continua anche al ristorante, e, anzi, è proprio qui che i giochi entrano nel vivo. Dalle esperienze multisensoriali a “effetto wow” stile Alchemist e Sublimotion a quelle che raccontano un territorio tramite prodotti tipici e della tradizione locale. È questo che il consumatore cerca: una cucina in continua trasformazione, capace sempre di stupire e attenta al contempo alla sostenibilità e all’inclusività. E se in Cina sono di tendenza i cubetti di ghiaccio alla griglia da mangiare con bacchette o cucchiaio da un piattino in carta, in Italia stanno prendendo sempre più piede monoporzioni e prodotti da consumare on-the-go, situazioni flessibili e capaci di coprire più momenti di consumo, dalla merenda all’aperitivo evoluto, che punta più alla qualità che alla quantità».

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Giacomo Pini, fondatore di GpStudios

Le risposte dei ristoranti alla clientela per il 2024

Per Pini le risposte giuste che dovranno fornire i ristoratori a una clientela sempre più esigente si trovano, ancora una volta, nei numeri.

«Oltre il 65% dei consumi totali del food and beverage (più di 55 miliardi) nel 2022 sono stati assorbiti da ristoranti, caffè e attività simili, e a seguire fast food e food delivery per un ulteriore 30% (25 miliardi, gli unici a crescere rispetto periodo pre-pandemico 2019) - ha fatto sapere l'esperto di marketing della ristorazione - Il dato dimostra come i format che funzionano maggiormente oggi sono quelli che puntano a una ristorazione informale che va oltre i classici canoni dell’“aperto a pranzo e a cena” ampliando le occasioni di consumo e soprattutto veloce. Anche il 2024 sarà l’anno in cui ristorazione veloce e intelligenza artificiale detteranno le nuove regole di mercato, tra ristorazione indipendente e apertura di punti vendita in franchising, in aumento anche questi con previsioni di crescita fino a 4 punti vendita in media per marchio. Il trend si muove sempre più verso una riduzione degli spazi e a un’offerta che include i servizi di delivery e take away, con una proposta veloce e informale, ma non per questo scontata: al junk food i consumatori preferiscono un comfort food più di qualità, che pone al centro il benessere tanto fisico quanto mentale, andando a lavorare positivamente sulle emozioni. La fidelizzazione della clientela passa attraverso la personalizzazione dell’esperienza e la creazione di special edition e versioni premium spinge il cliente a tornare più volte».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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