Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 18 maggio 2025  | aggiornato alle 15:22 | 112383 articoli pubblicati

Diego Pani cambia strada: vende il Venti e torna a cucinare al Marco Polo 1960

Dopo anni di espansione, lo chef sceglie di ridurre, rallentare e rimettere le mani nei piatti a Ventimiglia (Im). Niente menu degustazione, solo carta, tradizione di famiglia e una cucina più essenziale e leggera

 
07 maggio 2025 | 16:00

Diego Pani cambia strada: vende il Venti e torna a cucinare al Marco Polo 1960

Dopo anni di espansione, lo chef sceglie di ridurre, rallentare e rimettere le mani nei piatti a Ventimiglia (Im). Niente menu degustazione, solo carta, tradizione di famiglia e una cucina più essenziale e leggera

07 maggio 2025 | 16:00
 

Diego Pani ha deciso di vendere il suo quarto ristorante, il Venti, e di tornare nella cucina del Marco Polo 1960 a Ventimiglia (Im), il ristorante di famiglia aperto nel 1960. Nessun menu degustazione, più attenzione al piatto, alla sala e a una cucina concreta e leggera. È l'inizio di una nuova fase per lo chef, che ha scelto di mettere da parte l'espansione imprenditoriale per tornare alle radici.

Diego Pani cambia strada: vende il Venti e torna a cucinare al Marco Polo 1960

Lo chef Diego Pani

Dopo anni di crescita e nuovi progetti, Pani ha avvertito il bisogno di riportare al centro il ristorante che ha segnato la storia della Maison Pani. Il Marco Polo 1960, affacciato sul mare di Ventimiglia, diventa così il fulcro di una svolta consapevole, che guarda alla semplicità senza rinunciare alla qualità. Una scelta netta, maturata negli ultimi mesi, che segna anche un cambiamento personale: «A trent'anni pensavo che la felicità fosse aprire nuovi ristoranti. Poi ho capito che quello che mi rende davvero felice è stare in cucina, vedere la sala piena, fare piatti buoni, senza sovrastrutture» racconta lo chef.

TeamSystem

Diego Pani e il ritorno all'essenziale

L'identità del nuovo Marco Polo si costruisce proprio su questo ritorno all'essenziale. Come detto, non ci sono menu degustazione, si ordina alla carta, scegliendo tra grandi classici di famiglia e piatti nuovi, pensati con leggerezza. Restano, ad esempio, la fricassea d'aragosta con tagliolini al basilico, mentre tra le proposte più recenti compaiono l'insalata di granchio in vinaigrette alle carote, i fusilli alla zuppa di pesce alla pressa, o ancora il branzino al sale. Non manca una selezione di pescato del giorno alla griglia, che varia in base a ciò che offre il mare e viene accompagnato, a seconda dei giorni, con finocchi fondenti e salsa agli agrumi, oppure con patate o verdure saltate. Una cucina di confine, sospesa tra Liguria e Francia, che rinuncia agli effetti speciali per riscoprire il gusto della semplicità.

Diego Pani cambia strada: vende il Venti e torna a cucinare al Marco Polo 1960

Il ristorante Marco Polo 1960 a Ventimiglia (Im)

Con Diego, in questa nuova fase, ci sono anche la sorella Marina, che guida la sala, e il sommelier Mattia Cavalli, al suo fianco da quattro anni nella costruzione di una carta vini che oggi supera le 600 etichette. Un lavoro continuo, fatto di ricerca e selezione, che mette in primo piano Champagne, Borgogna, Piemonte e soprattutto il Rossese di Dolceacqua, insieme a tante piccole realtà liguri. Un'offerta pensata per accompagnare una cucina che guarda più al gesto quotidiano che al virtuosismo. Tra la sala in legno, il giardino affacciato sul mare e una proposta gastronomica che mette da parte le sovrastrutture, il Marco Polo 1960 riapre con una nuova energia. Quella di uno chef che ha deciso di tornare alla concretezza, alla cucina, alla sostanza. «Oggi voglio che il Marco Polo sia un luogo dove si torna a mangiare bene, ma con leggerezza».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       


Fratelli Castellan
Allegrini
Brita
Bonduelle

Fratelli Castellan
Allegrini
Brita

Bonduelle
Lesaffre
Brodetto Fest