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All'estero il cibo industriale ha stancato: è ora di esportare l'artigianalità

Dal Summer Fancy Food Show di New York emerge un segnale chiaro: i mercati esteri cercano prodotti autentici e di alta qualità, offrendo al nostro Paese nuove occasioni di crescita e posizionamento

di Sal De Riso
Presidente AMPI
 
14 agosto 2025 | 19:12

All'estero il cibo industriale ha stancato: è ora di esportare l'artigianalità

Dal Summer Fancy Food Show di New York emerge un segnale chiaro: i mercati esteri cercano prodotti autentici e di alta qualità, offrendo al nostro Paese nuove occasioni di crescita e posizionamento

di Sal De Riso
Presidente AMPI
14 agosto 2025 | 19:12
 

Vorrei condividere la mia recente esperienza in fiera a New York, al Summer Fancy Food Show 2025. Mi trovavo in città a rappresentare l'Italia per la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell'Unesco, insieme al tristellato Giancarlo Perbellini - è stata una grande soddisfazione, un onore - in una cena ufficiale con ministri americani, il nostro ministro Lollobrigida e l'entourage dell'Ice (Istituto commercio estero), con cui abbiamo parlato.

All'estero il cibo industriale ha stancato: è ora di esportare l'artigianalità

All’estero non basta più l’industriale: cresce la domanda di artigianalità, un’opportunità per l’Italia

Dall'Italia all'estero: nuove opportunità per i prodotti artigianali

Dopo questa bellissima esperienza, ho partecipato al Summer Fancy Food Show. La fiera è un B2B internazionale con rivenditori e distributori americani: ho notato una grandissima affluenza e una particolare attenzione al prodotto artigianale di alta gamma; all'estero la qualità spunta prezzi anche molto alti (ho girato in città e visto che un cornetto è venduto a 6,50$, una monoporzione a 11-12$).

Ho rilevato anche un grande interesse verso il gelato, sempre artigianale: i prodotti industriali stanno stancando, il pubblico estero è più esigente e competente e i distributori si allineano. Credo che ci sia un enorme spazio, per artigiani attenti, per iniziare a esportare i prodotti all'estero, e non solo in America. Anche in Svizzera, per esempio, c'è voglia di gelato e di prodotti artigianali di livello.

Secondo me bisogna perseguire questa strada - ove sia possibile - perché in Italia c'è un momento di incertezza, di fermo. Per via della crisi e degli aumenti dei prezzi della materia prima, calano i consumi e di conseguenza cala la produzione. Tutti quelli con cui ho parlato all'estero mi hanno confermato l'interesse ad avere prodotti artigianali di qualità già finiti, che permettono loro di tagliare sui costi di produzione e di soddisfare una clientela esigenteL'organizzazione di questo export è complessa, ma apre una porta su mercati veramente interessanti, visto il momento. Un consiglio valido per tutti in questo periodo: fate attenzione agli sprechi e ad acquistare le materie prime, per essere i più sostenibili possibili.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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