Elementi, a Milano l'ultima tappa Tantucci, Sparacio e Della Pia in finale

Si è svolta a Roma la seconda tappa di “Elementi, i volti dell’impasto” contest di Molino Vigevano ideato per decretare il miglior pizzaiolo professionista d’Italia. Nella capitale sono stati selezionati i tre finalisti

09 ottobre 2018 | 18:14
di Sofia Petti
La tappa capitolina, svoltasi alla città dell’altra economia nel quartiere di Testaccio, ha visto la partecipazione e la “messa in opera” di Francesco Vitiello con la sua creazione “Pizza all'alga spirulina homemade”.



Nella giornata romana il filo conduttore è stato la pizza. Gli appuntamenti sono stati due: il workshop aperto al pubblico dedicato all’arte della pizza, dove il maestro pizzaiolo Francesco Vitiello si è dedito svelando i segreti per riuscire a fare un’ottima pizza, anche con mani non troppo esperte con bollino home made. Il motto di Vitiello è fare pizze alternative di tradizione ma come può essere una pizza alternativa conservando il gusto della tradizione?

«Abbiamo oramai creato una standardizzazione a casa Vitiello che ci rende il lavoro più semplice possibile, anche più semplice della classica pizzeria con un solo impasto tradizionale. Incellofaniamo tutto, creiamo delle palline, io le chiamo palline magiche di impasto, e al mattino le togliamo dal frigo e le lasciamo lievitare, in realtà sono in maturazione da giorni, perché’ la pizza per me deve essere digeribile in brevissimo. L’alternativa sono gli impasti alternativi».


Francesco Vitiello

Le pizze tradizionali sono la Margherita e la Marinara, Francesco Vitiello, che sulla sua giacca da pizzaiolo ha iscritto il suo nickname Ciccio, è noto per il suo lavoro di ricerca sugli impasti, lievitazioni e attenzione alle materie prime, rispettando la tradizione e portandola un passo alla volta verso l’alta cucina. Dunque l’impasto è stato il leitmotiv dell’intera giornata che si è aperta con il workshop di Molino Vigevano.

Sul lungo tavolo con 8 postazioni da impasto, il maestro pizzaiolo Vitiello ha dato lezione a dei pizzaioli improvvisati su come si miscelano gli ingredienti per un giusto impasto, aggiungendo un elemento nuovo, l’alga spirulina, nota per le sue caratteristiche nutritive. Proprio con l’impasto all’alga spirulina c’è stata alla fine, una degustazione della pizza battezzata Maialino a Treviso, con gli ingredienti, fior di latte, radicchio trevigiano e lardo di maialino.



Dal 1936 Molino Vigevano produce farine nella provincia di Pavia la sua mission aziendale è “realizzare le migliori farine di domani per semplificare la vita di chi le usa e migliorare la salute di chi le mangia, grazie ad una ricerca all’avanguardia delle materie prime, lavorate con le ultime tecnologie nel rispetto della natura e delle persone”. Nella ricerca all’innovazione Molino Vigevano ha creato delle farine appositamente studiate per la famiglia e tra queste una proprio per la pizza.

Fabrizio Lo Conte, a.d. Molino Vigevano, ha ideato il contest: «L’idea - ha detto - nasce dall’esigenza di porre l’accento sulle materie prime, e quindi portare i pizzaioli a riflettere sulle caratteristiche e sulle idee che possono nascere dal conoscere le materie prime diverse come può essere la farina, il pomodoro la mozzarella. Quindi l’esigenza era quella di far cultura degli ingredienti che poi messi insieme formano una pizza».



L’indagine condotta da Doxa parla chiaro, sono 14 milioni gli italiani che scelgono di preparare la pizza con le loro mani per gustarla direttamente tra le mura domestiche. Nonostante andare in pizzeria rimanga comunque la scelta prediletta dal 42% degli italiani e l’ordinazione a domicilio venga preferita da circa il 29%, la pizza “homemade” sta attirando sempre più pizzaioli fai-da-te.
 
I concorrenti di Elementi che hanno accettato la sfida, si sono cimentati in due prove avvincenti: un test sugli impasti crudi, dove la difficoltà era riconoscere la forza della farina usata, le ore di lievitazione e l’idratazione, e il Blind Taste, durante il quale i pizzaioli, bendati, dovevano riconoscere tipo di impasto, di latticini e pomodori. I tre finalisti che parteciperanno alla tappa milanese, l’ultima e che decreterà il vincitore sono Angelo Tantucci della pizzeria Capriccio di Monzano provincia di Ancona, Thomas Sparacio della pizzeria Duca 26 di Civitanova Marche provincia Macerata, e infine Modestino Della Pia con la sua pizzeria Pink Panther di Avellino.


Elisabetta Palumbo (marketing & communications manager Molino Vigevano)

Appuntamento a Milano per la finalissima a novembre, dove i tre pizzaioli si cimenteranno in un’ultima fondamentale prova: creare, stendere e cuocere perfettamente una pizza gourmet, utilizzando non solo ingredienti scelti da loro ma anche quelli selezionati dallo chef giudice di gara.

Per informazioni: www.molinovigevano.com

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