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Bella, buona e curiosa La Cucina di Renzi a I Portici

Lo chef trentenne è subentrato nella cucina del ristorante bolognese e ha aperto una nuova stagione fatta di speranze e di proposte gastronomiche fusion, ma strettamente legate al territorio.

di Alberto Lupini
direttore
 
18 settembre 2020 | 18:13

Bella, buona e curiosa La Cucina di Renzi a I Portici

Lo chef trentenne è subentrato nella cucina del ristorante bolognese e ha aperto una nuova stagione fatta di speranze e di proposte gastronomiche fusion, ma strettamente legate al territorio.

di Alberto Lupini
direttore
18 settembre 2020 | 18:13
 

Con la sua intrigantissima panzanella scomposta e ricciola, i ravioli d’anatra e la sfera di salsa rosa su un letto di scampi, il trentenne creativo ed ambizioso, Gianluca Renzi, ha inaugurato la nuova stagione dello stellato Ristorante I portici di Bologna. Una proposta che si sintetizza in tre aggettivi che piacciono al cuoco: bello, buono e curioso, come sono in fondo tutti i suoi piatti. In una sera riservata alla stampa, il giovane chef, già allievo di Heinz Beck con un a stella in Toscana, ha avviato una nuova tappa di un percorso professionale fatto di rigore ed estro.

Gianluca Renzi - Bella, buona e curiosaLa Cucina di Renzi a I Portici
Gianluca Renzi

Riccardo Bacchi Reggiani, ceo Gruppo Portici, si aspetta un grande successo visto che Gianluca è oggi considerato uno die giovani cuochi italiani più promettenti. «In questo periodo abbiamo avuto la fortuna di fare tanti colloqui e siamo onorati di aver ricevuto proposte da eccellenti professionisti, alla fine però - abbiamo deciso di puntare ancora una volta sui giovani. E siamo convinti di aver fatto la scelta giusta investendo su uno chef che, con la sua maestria e freschezza, sono certo concorrerà a riconfermare I Portici Hotel come un’imperdibile meta gourmet, volta a valorizzare ricette della tradizione bolognese e fusioni internazionali».

La sala interna - Bella, buona e curiosaLa Cucina di Renzi a I Portici
La sala interna

La cucina fusion, ma attenta con rigore al territorio, è del resto la caratteristica di Renzi che non caso è stato un po’ il simbolo negli ultimi anni de Il Locale di Firenze, dove si sperimenta con successo l’integrazione fra la cucina il mondo del barman. Un’attività dove le “contaminazioni” fra prodotti e stili sono all’ordine del giorno, ma dove serve un grande rigore e una grande professionalità per avere risultati di valore. E i piatto del battesimo a I Portici ne sono la conferma:

Il menu della serata
  • Cocktail di Scampi (un'esplosione di gusto, freschezza e novità con ingrendienti apparentemente tradizionali)
  • Panzanella scomposta con ricciola marinata al lime e pomodoro (un piatto della "tradizione" di Renzi che incastra perfettamente gusto e freschezza). Da non perdere...
  • Raviolo d'anatra, spuma di patate e porcini (apparentemente scontato diventa un'esplosione di gusto in bocca)
  • Astice evergreen con pepite di squacquerone (interpretazione originale che unisce prodotti basic con quelli più alti)
  • Lombo di agnello, acqua vite ai frutti rossi e rapa (gusto come ci si può aspettare un piatto di alta cucina d'agnello)
  • Fico 1.0 (grande dessert di stagione con consistenze equilibrate e, giustamente, dolci)

Il cuoco romano si è formato come detto con Heinz Beck a La Pergola di Roma, al Ristorante Castello di Fighine, al Social nel Waldorf Astoria di Dubai, all’Apsleys Heinz Beck di Londra e da Attimi a Milano. Un curriculum col quale Renzi ha raccolto la sfida di sostituire Emanuele Petrosino e prima ancora Agostino Iacobucci che aveva portato la stella a I Portici. L’obiettivo è ovviamente confermare la stella, anche se cominciare a settembre in periodo di Covid potrebbe essere fuori tempo massimo visto che la Rossa si presenterà a novembre.

La terrazza - Bella, buona e curiosaLa Cucina di Renzi a I Portici
La terrazza

«I bolognesi - dice Renzi - sono ottimi intenditori di pasta fresca, ripiena e non, e poiché anch’io ho una passione per pasta e risotti, credo che possano esserci ottime premesse per un sodalizio duraturo. Per non parlare poi della passione che nutro per gli eccellenti salumi e per le carni, che contraddistinguono da sempre la cucina bolognese, vera e genuina, proprio come piace a me. Da parte mia ci sarà un’attenzione costante affinché tutti i clienti possano vivere un’esperienza culinaria indimenticabile, all’insegna delle tipicità di questa terra».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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