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Dall'unione di Restaurant & Drink, nasce a Milano l'Incontro

Il nuovo ritrovo gastronomico nasce dalla volontà di due giovani amici, Federico Anibaldi e Ivan Mancin, che hanno propongono un menu che mixa ingredienti tradizionali, rivisti in chiave contemporanea

di Guido Gabaldi
 
14 novembre 2022 | 16:49

Dall'unione di Restaurant & Drink, nasce a Milano l'Incontro

Il nuovo ritrovo gastronomico nasce dalla volontà di due giovani amici, Federico Anibaldi e Ivan Mancin, che hanno propongono un menu che mixa ingredienti tradizionali, rivisti in chiave contemporanea

di Guido Gabaldi
14 novembre 2022 | 16:49
 

La zona in cui gravita il ristorante Incontro Restaurant & Drink è di quelle che non sai come inquadrare: non è il centro-centro ma neanche la periferia di Milano. Per farsela a piedi si può partire da via della Guastalla, laterale alla biblioteca Sormani, superare la clinica Mangiagalli, arrivare alla perpendicolare via Lamarmora. Ed eccolo, vicinissimo alla Caserma dei Carabinieri, questo nuovo ritrovo gastronomico, aperto dall’aprile 2022 per volontà di Federico Anibaldi e Ivan Mancin, nati rispettivamente ventisei e ventitré anni fa. Due ragazzi, potremmo dire, armandoci di quella retorica spocchiosa che affligge chi ignori o dimentichi l’ascesa al trono di personaggi come Tutankhamon, a dieci anni; e la sua morte, a diciotto.

Federico Anibaldi e Ivan Mancin, fondatori di Incontro Restaurant & Drink a Milano

Federico Anibaldi e Ivan Mancin, fondatori di Incontro Restaurant e Drink

Tutto ha inizio nel 2020

Faraoni a parte, un nuovo ristorante a Milano non è certo un fatto storico, ma come minimo val la pena di riflettere sul suo leitmotiv, l’incontro: soggetto a interpretazioni, perché potrebbe essere quello fra ingredienti tradizionali e cucina in chiave contemporanea, o fra la Treviso di Federico e il Casale (Monferrato) dello chef Ivan. Noi preferiamo pensare che l’incontro in questione sia tra la ristorazione e i drink, dato che Federico Anibaldi ancor prima del ristorante ha avviato la produzione di una linea di gin brandizzata col leitmotiv di cui sopra. Tutto ha inizio nel 2020 quando Federico, osservando un campo di nocciole di proprietà di amici, manifesta il desiderio di dargli una nuova vita. Nasce così “Incontro Spirits”, azienda produttrice ed esportatrice di gin dagli aromi non convenzionali e 100% made in Italy. Per passare ai fatti abbiamo assaggiato il “Lord Hazel”, a base di ginepro, mix di erbe e nocciole, un distillato di grande impatto. O lo ami o lo odi, ma di certo è così anticonvenzionale da meritare un test in miscelazione con altri ingredienti, classici o meno: pensate a un Negroni fatto di Lord Hazel più bitter e vermouth al mallo di noce, o a un mix con amaretto Disaronno. «In questo nuovo ristorante - racconta l’ex ragazzo Federico Anibaldi - l’idea è quella di proporre abbinamenti tra le varie portate e cocktail/ gin tonic. E quindi capita che il mio amico nonché chef Ivan Mancin studi un piatto in funzione del drink e viceversa».


Nei vostri primi sette mesi di attività, come ha accolto la clientela questo approccio innovativo?
Stiamo notando che chi viene a provare ritorna, si crea un legame, e questo vuol dire che stiamo lavorando bene. La fascia di riferimento è medio-alta, include i militari della Caserma e il personale sanitario del Policlinico qui vicino: diciamo che lo scontrino medio ammonta a 60-70 euro. Le cifre si riducono, ovviamente, in caso di business lunch.

Come si caratterizza la vostra proposta gastronomica?

Risponde lo chef Ivan Mancin
Ci basiamo sulla solida tradizione italiana, con un occhio di riguardo alla mia terra d’origine, il Monferrato. Curioso che il piatto che ci ha dato più soddisfazione sia la fregola risottata con bisque di crostacei, gamberi e una tartare di scampi condita con olio, sale e basilico. Qualcosa di più piemontese, accolta anch’essa molto bene, è la tartare di fassona con spuma di gorgonzola dop, topinambour fritto e perlage di tartufo nero. Tradizionale almeno in parte è pure la nostra pasta fatta in casa, di cui andiamo orgogliosi: potrei citare i cappellacci di capriolo ed erbe, taleggio e rapa rossa, ovvero gli agnolotti del plin ai funghi con fonduta di erborinato di capra e caffè.
Un po’ più complicato di pasta e fagioli, certamente, ma è chiaro che qui all’ “Incontro Restaurant & Drink” qualche ambizione da gourmet l’hanno messa in carta, per così dire, dimostrando quel pizzico di grinta che serve per sfondare: e Milano non è posto per timidi, specie nel campo della ristorazione. Andando oltre l’abbinamento con la mixology, ci viene data in visione una carta dei vini non ampia ma ben centrata, di cui apprezziamo l’Alto Adige Lagrein DOC di Colterenzio ma soprattutto il compagno dei cappellacci, un sorprendente Sauvignon Blanc 2021 della neozelandese Cloudy Bay: vivace e acerbo, orgoglioso dei suoi sentori freschi di peperone verde e foglia di pomodoro, riconoscibili alla prima sniffata.

Farsi affascinare dal menu mixato dai due diversamente ragazzi

E dunque viene voglia di fare qualche passo in più, fuori da un centro milanese che torna ad affollarsi dopo il purgatorio del Covid; per lasciarsi a destra la Clinica Mangiagalli, arrivare in zona Guastalla-Lamarmora e farsi affascinare dal menù mixato da questo duo di diversamente ragazzi. Tanta strada ancora davanti a loro, tanti sapori da incontrare, sperimentare, lasciarsi alle spalle: una città sempre affamata di novità e talento è il posto giusto per le ambizioni di Federico e Ivan.

Incontro Restaurant&Drink
Via Alfonso Lamarmora, 36, 20122 Milano
Tel 392 7851446

 

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