Era il 3 giugno 1849, quando quella che al tempo era un’osteria ha iniziato a rifocillare chi passava dal Gianicolo. Generazioni e generazioni di palati soddisfatti. E oggi, a Roma, appena fuori Porta San Pancrazio i discendenti della stessa famiglia guidano il ristorante Scarpone. «La nostra è una cucina tradizionale - racconta il titolare Antonello Soccorsi - facciamo piatti semplici, griglia, pizza, prodotti freschi. Questa la nostra forza da 172 anni».
Un locale dalla linea di cucina senza fronzoli, ma di tutt’altro che semplice gestione con 280 coperti a pieno regime. «Abbiamo riaperto il 26 aprile, ma il brutto tempo non ci ha aiutato - dice Soccorsi - Il nostro giardino sviluppa 120 posti a sedere; è splendido, ma protetto da un pergolato e se piove abbiamo le mani legate». Certo, le grandi occasioni come le comunioni sono in parte sfumate, ma un luogo che visto ha passare di tutto, dal Risorgimento in avanti, sa tenere botta. Basta sfogliare il menu per risollevare il morale cupo di questi tempi e per comprendere a fondo le riserve auree di questo luogo di accoglienza adiacente al parco di Villa Doria Pamphili (184 ettari). Ecco allora
Paccheri all’Amatriciana, Abbacchio scottadito, Carciofo alla Giudia, puntarelle, pescato in abbondanza, solo per rendere l’idea. E poi le pizze: una selezione che punta sul tipico.
Gli ingredienti giusti rendono una ricetta sublime
La scelta delle materie prime è fondamentale. Un piatto semplice non è per nulla facile, anzi. L’errore si manifesta in un attimo, ma la corretta esecuzione con gli ingredienti giusti rende la ricetta sublime. «Per questo - spiega Antonello Soccorsi - andiamo sul sicuro. Per esempio, non si può sbagliare nella scelta del pomodoro. Con una linea di cucina come la nostra sarebbe imperdonabile.
La garanzia si chiama Cirio Alta Cucina, di cui utilizziamo I Pelati».
Una scelta mirata, in quanto sono
il prodotto simbolo di Cirio Alta Cucina. Grandi, corposi e di colore rosso vivo, hanno un'elevata resa grazie alla ricca salsatura e all'elevato peso sgocciolato.
Adatti per ogni tipo di preparazione, anche la più difficile, danno il meglio in cotture prolungate. Possono essere passati al cutter prima della cottura per una resa liscia e vellutata.
«Sono caratterizzati da un’
eccellente consistenza e non sono acquosi - puntualizza Soccorsi - per le esigenze del Ristorante Scarpone rappresentano la chiave di volta. Ottimo il valore aggiunto e il contenuto di servizio sia nel laboratorio pizzeria sia in cucina per la preparazione dei sughi. La nostra Amatriciana, per esempio, con loro fa un salto di qualità».
Per informazioni:
ristorantescarpone.it -
www.cirioaltacucina.it