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Trattoria Versilia, ristoranti toscani in festa con menu di carne e pesce

La prima edizione della manifestazione ha visto impegnati 15 celebri cuochi e 11 titolati locali tra notissime trattorie e ristoranti toscani. Alla fine è risultata un vero e proprio successo di gusto

di Guido Ricciarelli
 
31 dicembre 2022 | 12:19

Trattoria Versilia, ristoranti toscani in festa con menu di carne e pesce

La prima edizione della manifestazione ha visto impegnati 15 celebri cuochi e 11 titolati locali tra notissime trattorie e ristoranti toscani. Alla fine è risultata un vero e proprio successo di gusto

di Guido Ricciarelli
31 dicembre 2022 | 12:19
 

È stata una prima edizione col botto il Trattoria Versilia Festival 2022. La manifestazione toscana, svoltasi lo scorso novembre e dedicata espressamente ai piatti della tradizione, è stata follemente ideata dal vulcanico Gianluca Domenici per la testata giornalistica Paspartu Magazine.

 Pentole ripiene di sughi e condimenti nelle cucine del Trattoria Versilia Festival 2022 Trattoria Versilia festival 2022 festa a base di carne e di pesce

Pentole ripiene di sughi e condimenti nelle cucine del Trattoria Versilia Festival 2022

La prima edizione del Trattoria Versilia Festival 

Di scena 15 celebri cuochi, 12 altrettanto importanti aiuto cuochi, 11 titolati locali, tra notissime trattorie e ristoranti di successo, veri e propri ambasciatori del “Gusto Versilia”; ma non solo erano di scena 25 tra professionali camerieri e attenti responsabili di sala, compresi 220 gaudenti e fortunati ospiti, seduti alle tavole del Festival. Ma i protagonisti dell’evento sono stati loro, i “13 Grandi Piatti della Tradizione” che hanno incantato e sedotto le papille gustative, facendoli mugulare di piacere a ogni boccone a facendoli tornare un po’ tutti bambini. 

Le serate del festival 

Ma andiamo alla prima serata, dedicata ai piatti di terra, svoltasi presso il Ristorante Bernardone di Camaiore, e ricamata, come del resto la seconda, dai sempre sorprendenti aneddoti di Gianluca Domenici e Claudio Sottili, profondo conoscitore del territorio e noto conduttore televisivo. Tra le varie portate presentate durante la serata è stata servita anche la Fettunta di cavolo nero con l’olio nuovo e il crostino toscano e insalatina con cipolle in agrodolce, fantasiosi e sfiziosi. Durante la serata è stato proposto anche Baccalà Vino e Merendino di Capezzano Pianore, Risotto al piccione (si gioca in casa con un grande classico di Bernardone, robusto quanto basta),  Tordelli al sugo, sublimi, misteriosi nel ripieno  e imprescindibili nel menu del Caffè Centrale di Camaiore. Solida e conviviale la Rosticciana arrotolata al forno e giardiniera di Sotto la Loggia di Pomezzana. Non da meno il Peposo all’Impruneta de La Corteccia di Massarosa. Un omaggio ben calibrato alle origini fiorentine della proprietà. In chiusura la consolatoria Crema della domenica della Nonna del Vignaccio a Santa Lucia. A dissetare gli astanti i beverini Strinatino Bianco Ancestrale 2021 e lo Strinatino Zero 2021 dell’Azienda Agricola L’Altra Donna. L’amaro di Spiaggia di Giochi di Spiaggia con la sua balsamicità  suggella una serata svagata, pantagruelica, rassicurante.

La tappa di mare 

Si cambia scenario. La tappa di mare si è svolta al Ristorante L’Armanda di Viareggio. Immancabili e iconici i Muscoli ripieni della Nonna Rina (farcia top secret) del Ristorante Buonamico di Viareggio. Succulenta la Zuppetta di polpetti di Trinchetto di Viareggio. Siamo nelle mura amiche con le superbe Acciughe ripiene dell’Armanda (bocche cucite per quello che concerne il di cosa). Avvolgenti e raffinati i Matuffi di polenta con le arselle di Amaro a Viareggio. Anche i suggestivi Gnocchi ai coltellacci sono fatti in loco all’Armanda. Le Seppie in zimino di Pesciolino a Viareggio spiccano per la loro potenza gentile. Chiude lo Zuccotto di Noialtri, interpretazione originale di un ever green della pasticceria toscana e fiorentina in particolare. Sempre opera dell’Armanda.  Identico l’abbinamento con i vini a testimonianza della versatilità di queste etichette. Empatia, complicità, un’aria felice. Possiamo affermare con convinzione che la Cucina delle nostre nonne, quella delle antiche ricette, ha un valore inestimabile, un vero e proprio patrimonio culturale. La Versilia di questa Cucina deve andarne orgogliosa e si deve impegnare a tenerla costantemente viva e a valorizzarla. È questo un po’ lo spirito di tutto il Festival, impreziosito dal corredo fotografico di Giulio Paladini.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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