Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 26 aprile 2024  | aggiornato alle 08:18 | 104802 articoli pubblicati

Colli Berici, culla di eccellenze per turisti attenti e curiosi

Colli Berici - Le terre, le vigne, le ville racconta prima la storia poi le realtà di questo territorio veneto vocato alla viticoltura. Cantine tutte diverse che esaltano vitigni autoctoni come il Tai Rosso.

di Liliana Savioli
 
08 settembre 2020 | 06:50

Colli Berici, culla di eccellenze per turisti attenti e curiosi

Colli Berici - Le terre, le vigne, le ville racconta prima la storia poi le realtà di questo territorio veneto vocato alla viticoltura. Cantine tutte diverse che esaltano vitigni autoctoni come il Tai Rosso.

di Liliana Savioli
08 settembre 2020 | 06:50
 

I Colli Berici, una piccola realtà incastonata tra Vicenza, Padova e Verona. Un microcosmo misconosciuto che raccoglie eccellenze sonnecchianti, in attesa di essere scoperte da turisti curiosi e attenti. Un microcosmo che, chilometro dopo chilometro, scopri come un diamante incastonato nel cuore del Veneto, dalle mille sfaccettature, dove è possibile apprezzare pregiati vini rossi e bianchi di carattere, boschi a perdita d’occhio, altipiani, collinotte morbidose, pievi di campagna, cascine restaurate e ville.

I Colli Berici, una piccola realtà vitivinicola veneta - Colli Berici, microcosmo di cantine dove la parola d'ordine è Rispetto

I Colli Berici, una piccola realtà vitivinicola veneta

Ville dei signoroni di Venezia che, nei cinquecento, facevano a gara nello scegliere i migliori architetti dell’epoca per farsi costruire le case di campagna. Splendide dimore che caratterizzano un territorio unico. Tutto questo, e molto altro lo si può trovare nel nuovo libro "Colli Berici - Le terre, le vigne, le ville". Presentato pochi giorni fa a Villa San Fermo di Lonigo (Vi), realizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza per celebrare il suo territorio. Il volume, redatto in italiano e inglese, racchiude la storia delle colline beriche, con un ampio spazio dedicato alla trasformazione della produzione vitivinicola della zona.



«Il nostro territorio è forse meno noto di altri, ma non meno interessante – commenta Giovanni Ponchia, direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza – Siamo certi che questa pubblicazione potrà essere un aiuto per tutti coloro che vorranno avventurarsi per la prima volta alla scoperta dell’area berica, ma anche per far riscoprire questa zona a conoscitori e appassionati, con occhi diversi e nuove informazioni».

"Colli Berici - Le terre, le vigne, le ville" dedica i primi capitoli alla nascita delle colline che circondano la città di Vicenza e la loro trasformazione fino ad oggi, concentrandosi sulla natura incontaminata, gli scorci più suggestivi e le ville neoclassiche che ne punteggiano il paesaggio. La storia vitivinicola e i vigneti simbolo dei Colli Berici sono i protagonisti della seconda sezione, che raccoglie anche l’andamento delle annate dal 2000 al 2019.

In degustazione annate e tipologie diverse di Tai Rosso - Colli Berici, microcosmo di cantine dove la parola d'ordine è Rispetto
In degustazione annate e tipologie diverse di Tai Rosso

Per la realizzazione del progetto, il Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza ha coinvolto, accanto alla penna del suo direttore Giovanni Ponchia, anche lo scrittore Gianluca Sgreva, la geologa Alessandra Giorgianni, Gianni Moriani, coordinatore del Master in Filosofia del cibo e del vino dell'Università San Raffaele di Milano, il ricercatore Crea-Ve Conegliano Diego Tomasi e il tecnico Arpa Veneto Silvia Obber, con le foto di Claudio Portinari e Mauro Fermariello. Con l’occasione il Consorzio di tutela vini Colli Berici e Vicenza, con il suo presidente Silvio Dani, ha organizzato un press tour dal titolo Colli Berici: terroir unico. Ed è proprio questo che abbiamo scoperto... Un microcosmo di roccia calcarea, terreni ed argille rosse e quelli basaltici di origine vulcanica, l’altitudine che allontana le nebbie e gelate tardive, la ridotta precipitazione annua.

I vini della Doc Colli Berici ricchi di carattere e personalità - Colli Berici, microcosmo di cantine dove la parola d'ordine è Rispetto
I vini della Doc Colli Berici ricchi di carattere e personalità

Sono questi gli aspetti ambientali che fanno sì che i vini della Doc Colli Berici siano ricchi di carattere e personalità. Tanti gli assaggi, tante le cantine che ci hanno principescamente ospitato (Piovene Porto Godi, Pegoraro, Inama, Del Rèbene, Cavazza, Le Vegre). In tutti un unico comun denominatore. Il rispetto. Rispetto per la natura circostante, rispetto per i tempi di maturazione delle uve, rispetto per la flora e la fauna che compongono questo terroir unico e insostituibile. Piccole, a volte piccolissime, le strade che ci hanno condotto, da crinale a crinale, in queste aziende.

Un terroir unico e insostituibile - Colli Berici, microcosmo di cantine dove la parola d'ordine è Rispetto
Un terroir unico e insostituibile

Chi con ville cinquecentesche, chi con conventi del 1200, chi con solo un rudere ancora da ristrutturare ma con un anfiteatro di vigne che rimarrà per sempre nei nostri cuori, chi con un pollaio eccezionale, chi con una casa di campagna restaurata in maniera eccelsa, chi con un palazzetto in una posizione improbabile. In tutte ci siamo sentiti accolti in famiglia. In tutte le aziende, che possiamo già considerare amici, abbiamo degustato il principe dei Colli Berici. Il Tai Rosso. In tante, tantissime versioni e annate.

Queste cantine sono anche luoghi dove l'accoglienza è un must - Colli Berici, microcosmo di cantine dove la parola d'ordine è Rispetto
Queste cantine sono anche luoghi dove l'accoglienza è un must

Vitigno autoctono che ha come parenti prossimi il Cannonau sardo, il Grenache francese e la Garnacha spagnola ma che ha trovato casa e identità nei suoli e nelle luci dei colli Berici. La versione di vino fresca è quella che più lo caratterizza. Si presenta di un bel rosso rubino scarico. Al naso racconta storie di lamponi, piccoli frutti rossi e violette e rose rosse, ma anche di terra rossa, di grafite, di sasso bagnato. Grande è la bevibilità con tannini appena accennati e un finale leggermente ammandorlato. Un vino pericoloso, non ci si accorge di finire in quattro e quattr'otto la bottiglia. Più impegnative, le versioni più complesse con vendemmie tardive, lunghe macerazioni, passaggi in legno. Ottimi vini ma forse si perde un pochino l’identità del vitigno.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Consorzio Barbera Asti
Cosi Com'è
Giordana Talamona
Siad
Union Camere

Consorzio Barbera Asti
Cosi Com'è
Giordana Talamona

Siad
Di Marco
Julius Meiln