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50 Top pizza 2018, sfida a Franco Pepe Ecco le pizzerie dalla millesima alla 500ª

di Mariella Morosi
 
07 giugno 2018 | 17:39

50 Top pizza 2018, sfida a Franco Pepe Ecco le pizzerie dalla millesima alla 500ª

di Mariella Morosi
07 giugno 2018 | 17:39
 

È partito il countdown per scoprire le migliori pizzerie d’Italia e del mondo secondo 50 Top pizza 2018”, la prima guida online dedicata ai locali della migliore pizza, giunta alla sua seconda edizione.

Il progetto, che porta la firma di Barbara Guerra e di Albert Sapere, curatori dell'evento di Paestum Le Strade della mozzarella (Lsdm) e del giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, ha raddoppiato il numero delle pizzerie prese in esame: mille e non più 500 come nell'edizione dello scorso anno. Ma prima del gran finale previsto il 24 luglio a Paestum (Sa), una specie di notte degli "Oscar della pizza" in cui saranno annunciare le prime 50 pizzerie collocatesi al top e quindi incoronata la migliore in assoluto, è stata data un'anticipazione sulla classifica provvisoria e annunciati tre premi speciale assegnati dagli sponsor della manifestazione.

(50 Top pizza, in attesa dell’erede di Pepe ecco le pizzerie dalla millesima alla 500ª)
Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere

Le attuali posizioni sono state annunciate a Roma, al Baglioni Hotel Regina, dai tre autori del format, precisando al momento la sua provvisorietà, perché in attesa di scoprire le prime 150 posizioni. In testa, per numero di pizzerie recensite, la regione Campania (a quota 109), seguita dalla Lombardia (92) e dall’Emilia Romagna (81). Fuori dal podio Piemonte (69), Veneto (63), Sicilia (57), Toscana (55), Lazio (51), Liguria (50), Marche (37), Puglia (30), Abruzzo (29), Calabria (28), Friuli Venezia Giulia (25), Trentino Alto Adige (23), Umbria e Basilicata (20), Molise (12), Sardegna (12) e, per finire, Valle D’Aosta (5).

Sono 850 locali suddivisi in due grandi ex-aequo, 500ª posizione per quelle classificate dalla mille alla 501 e 151ª per i locali compresi tra 500 e 151, alle quali è stato rispettivamente assegnato il simbolo di 1 forno e 2 forni. Altra novità del 2018 è infatti la "legenda" che accompagna la classifica: 1 forno alle pizzerie “da non perdere” in posizione 501; 2 forni a quelle “eccellenti” in 151ª piazza; 3 forni alle insegne “premium” comprese tra la 150ª e la 51ª; 4 forni alle “top” inserite tra le posizioni 50 e 11; 5 forni al Gotha della pizza mondiale, ovvero le 10 “top” pizzerie.

(50 Top pizza, in attesa dell’erede di Pepe ecco le pizzerie dalla millesima alla 500ª)
Margherita Sbagliata

Nell'occasione sono stati annunciati tre premi speciali: a Cristiano Piccirillo, de La Masardona (Napoli), il Premio Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop Giovane Pizzaiolo dell'Anno; a I Masanielli (Caserta), il Premio Consorzio di Tutela del Provolone Valpadana Dop Pizzeria Novità dell'anno 2018; a In Fucina (Roma), il Premio Consorzio di Tutela del Prosecco Doc Miglior Servizio di Sala dell'Anno 2018.

«Un progetto - hanno detto Barbara Guerra e Albert Sapere - rinnovato nel look, dal nuovo logo al sito internet, fino all’utilissima app con geolocalizzazione, ma anche nei contenuti, a partire dal numero doppio di pizzerie prese in esame, e dall’assegnazione dei “forni”, da 1 a 5, per dare al lettore un immediato riscontro gerarchico dei locali presenti in classifica. Rimane alla base la volontà di fornire una fotografia completa sulla qualità del prodotto ma anche su ciò che ruota attorno ad esso, valutando quindi il servizio, la carta dei vini e delle birre, la ricerca e l’arredamento. A svolgere il ruolo imparziale dei giudici sono 100 ispettori, che si muovono sul territorio nel rispetto dell’anonimato e pagando il conto; a coadiuvarli, nella stesura del ranking finale, vi è da quest’anno una giuria di qualità composta da 20 esperti nazionali».

(50 Top pizza, in attesa dell’erede di Pepe ecco le pizzerie dalla millesima alla 500ª)

Il coundown riprenderà il Il 15 giugno quando saranno svelate sui canali social di 50 Top Pizza le pizzerie classificate dalla posizione 150 alla 101ª. A seguire ogni venerdì verranno resi noti, 10 per volta, i locali compresi tra il 100° e il 51° posto. Lo stesso giorno verranno consegnati tutti i premi speciali (20 in totale) e quelli riguardanti l’estero, che vede otto distinte categorie in gara: Migliore Pizzeria in Asia, Migliore Pizzeria in Giappone, Migliore Pizzeria in Sud America, Migliore Pizzeria in Oceania, Migliore Pizzeria in Nord Europa, Migliore Pizzeria New York Style, Migliore Pizzeria Chicago Style, Migliore Pizzeria Napoletana fuori dall’Italia.

«Una guida come la nostra - ha sottolineato Luciano Pignataro - è la punta dell’iceberg di un fenomeno che va assumendo sempre più un valore di volano sociale ed economico. Basti pensare all’analisi fornita recentemente da Coldiretti, che offre la radiografia di un settore in costante crescita. Solo in Italia parliamo di 63mila pizzerie in grado di generare un business che supera i 12 miliardi di euro. E dal punto di vista occupazionale si parla di 100mila lavoratori fissi ai quali vanno aggiunti altri 50mila che entrano in gioco nel corso dei weekend».

Piena l'autonomia di giudizio dei 100 ispettori sguinzagliati in tutt'Italia e nel mondo - è stato sottolineato - che hanno visitato i locali in forma anonima, pagando il conto ed esteso la loro attenzione anche allo stato del locale, come l'accoglienza, e l'osservanza delle regole igieniche. Lo scorso anno a piazzarsi al top dei top, primo in assoluto, era stata la pizzeria napoletana "Pepe in Grani" di Caiazzo (Ce) di Franco Pepe con la "Margherita sbagliata".

Per informazioni: www.50toppizza.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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