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Podere Castel Merlo rinasce e rilancia con il nuovo menu firmato Davide Oldani

Da fortezza medievale a relais, il podere a Villongo (Bg) diventa meta ricercata e di qualità: aprirà a settembre il nuovo ristorante in collaborazione con lo chef stellato del D'O; in futuro è prevista anche una spa

di Roberto Vitali
 
21 luglio 2016 | 15:25

Podere Castel Merlo rinasce e rilancia con il nuovo menu firmato Davide Oldani

Da fortezza medievale a relais, il podere a Villongo (Bg) diventa meta ricercata e di qualità: aprirà a settembre il nuovo ristorante in collaborazione con lo chef stellato del D'O; in futuro è prevista anche una spa

di Roberto Vitali
21 luglio 2016 | 15:25
 

Il lusso arriva a Villongo (Bg). Da edificio medievale fortificato a relais, ristorante e nuova location per eventi di grande pregio. È la trasformazione di Podere Castel Merlo a cui sta lavorando la famiglia Buelli, proprietaria  di una vasta zona agricola (circa 250 ettari, di cui 18 a vigneto) a cavallo del torrente Guerna, tra Villongo e Sarnico. I primi soddisfacenti risultati si sono visti in occasione della recente performance di Christo sul lago d’Iseo: le sette suites sinora disponibili nell’antico castello sono andate a ruba e non certo a prezzi bassi.



Ora, dopo la pausa agostana, si attende l’apertura anche del ristorante, in settembre, con la collaborazione di uno chef tra i più popolari e amati, Davide Oldani (nella foto), Stella Michelin con il suo locale D’O a Cornaredo nei pressi di Milano, inventore della cucina pop, basata sulla semplicità e materie prime umili. «I nostri due chef - spiega Massimiliano Di Grazia, hotel manager - sono stati per dei mesi nella cucina di Oldani e con lui hanno provato numerose ricette stagionali che verranno via via proposte, sempre in accordo con Oldani, cui spetta la firma del menu. La Coldiretti Bergamo dal canto suo ci aiuta nello scegliere fornitori locali delle migliori materie prime».

Dopo l’avvio a settembre di relais e ristorante, si continuerà a lavorare per la valorizzazione della “Winery”, la produzione vinicola dell’azienda, che pure ha sede e impianti a Castel Merlo, declinata in diversi brand tra cui proprio “Podere Castel Merlo” e “La Rocchetta”. In aggiunta, a dicembre sarà pronta una piccola spa a disposizione degli ospiti. Tutto questo sarà comunque solo l’inizio della trasformazione di Castel Merlo in Resort di lusso, immerso tra vigneti caratterizzati da un terroir di grande pregio per la coltivazione dei vitigni che nel tempo sono stati selezionati.

Davide Oldani

Davide Oldani

In programma sono anche un nuovo grande spazio per eventi all’esterno del ristorante, degradante su una piscina riscaldata, quindi la realizzazione di altre 25 camere con vista lago e - in edifici già esistenti nella tenuta - la realizzazione di una seconda spa aperta anche all’esterno, di un centro medicale di benessere, un frantoio, una serra biologica e una fattoria con diversi animali, cavalli compresi.

I lavori di ristrutturazione del castello e quelli che verranno sono seguiti dall’architetto Alessandro Agrati, che gioca molto con marmo travertino, ferro, legno e colori naturali.  Agrati, fondatore e patron di “Culti”, si può definire uno stilista per la casa, ispirato dalla filosofia della ricerca del benessere assoluto, inteso a livello fisico, emotivo e spirituale. Ad arricchire l’atmosfera dell’antico castello sono stati perfettamente restaurati un grande camino, un pozzo profondo 25 metri che è stato illuminato, affreschi del Settecento che adornano i soffitti di alcune sale.



«Dagli inizi del Novecento - afferma Alberto Faverzani, marketing manager del Gruppo Buelli (oltre a Castel Merlo e La Rocchetta, l’Hotel Sebino a Sarnico e La gestione dell’Hotel Saint George Premier di Monza) -  grazie alla lungimiranza imprenditoriale della famiglia Buelli, La Rocchetta si è delineata come moderna azienda vitivinicola, oggi fra le più significative e riconosciute del territorio bergamasco. Tutti ricorderanno il successo internazionale del suo Brut Metodo Classico con polvere d’oro, al Vinitaly del 2014. Oggi la produzione complessiva è sulle 140mila bottiglie, di cui il 60% di Metodo Classico e il resto vini fermi dai tipici vitigni della Valcalepio, Chardonnay, Pinot bianco e grigio, Merlot e Cabernet Sauvignon».


Podere Castel Merlo
via Verdi 4 - 24060 Villongo (Bg)
Tel 035 0299069
www.poderecastelmerlo.com
info@larocchetta.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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