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Le Jardin Fleuri Gusti Liberty Un viaggio nel tempo e nei sapori

di Piera Genta
 
21 ottobre 2018 | 12:26

Le Jardin Fleuri Gusti Liberty Un viaggio nel tempo e nei sapori

di Piera Genta
21 ottobre 2018 | 12:26
 

Sulla piazza del borgo medievale di Romano Canavese, in provincia di Torino, una villa Liberty del primo Novecento, recentemente ristrutturata, è stata trasformata in un ristorante museo.

Si entra attraversando un mondo antico, un giardino dalla secolare magnolia, ortensie ed altre antiche varietà di piante ornamentali che prosegue all’interno con le salette affrescate in stile floreale. Una location unica in cui gli arredi provengono dai saloni di grand hotel italiani o da antichi bistrot dell’area austriaca francese come il bancone d’ingresso, databile al primo decennio del 1900, costruito in legno di mogano con ricchi intarsi e parti scolpite del Casinò di Gardone Riviera.

(Le Jardin Fleuri Gusti Liberty Un viaggio nel tempo e nei sapori)

La cucina è affidata al giovane Denis Iaccarini. Dopo un’esperienza internazionale tra Australia, Corea del Sud e Canada, è tornato in Canavese per proporre le sue creazioni ispirate alla cucina francese del periodo e alla tradizione piemontese con grande attenzione alle materie prime per un gustoso racconto del territorio. È possibile scegliere, oltre al Menu à la Carte, anche quello Bistrot, un souvenir alla francese, con un antipasto, un piatto principale e un dessert, proposto a 38 euro, o il Menu Liberty con le quattro classiche portate all’italiana, a 45 euro. Al sabato e alla domenica il brunch Charleston. La carta dei vini pone particolare attenzione alla produzione canavesana e ad una scelta di piccoli produttori di qualità. Le portate sono servite in piatti di porcellana realizzati da celebri manifatture inglesi di fine Ottocento con posateria francese.

(Le Jardin Fleuri Gusti Liberty Un viaggio nel tempo e nei sapori)

Al secondo piano è possibile per la clientela del ristorante visitare l’allestimento permanente di tutti gli ambienti di un appartamento borghese del primo Novecento: dalla cucina alla sala da pranzo disegnata dal milanese Eugenio Quarti e presentata all’Esposizione internazionale d’arte decorativa moderna di Torino del 1902, dal salotto alle camere da letto, una all’italiana costruita a Torino dalla Fabbrica Martinotti e una seconda, francese dell’ebanista Louis Brouhot. La location dispone di un secondo cortile su cui si affaccia il “Salone di Bacco”, decorato con uva, cachi e colori autunnali, adatto ad accogliere eventi culturali.

Per informazioni: www.lejardinfleurigustiliberty.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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