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Da Santarpia le pizze di Michele Leo A Firenze un tocco in più di napoletanità

 
30 novembre 2018 | 11:40

Da Santarpia le pizze di Michele Leo A Firenze un tocco in più di napoletanità

30 novembre 2018 | 11:40
 

La pizzeria Santarpia tre anni fa ha portato una delle migliori proposte di pizza napoletana a Firenze, in largo Annigoni, e ora porta nel suo locale Michele Leo, detto “il poeta della pizza”.

Per Michele fare la pizza è un atto necessario, naturale. Le sue pizze sono caratterizzate da un impasto leggero, altamente digeribile, sempre coerente con la tradizione napoletana. Leo ha una preparazione come cuoco oltre che come pizzaiolo, applica tecniche di cucina per la lavorazione di ogni singolo ingrediente che viene posto sulla pizza, così da esaltare i sapori di ogni prodotto e allo stesso tempo creare qualcosa di nuovo in grado di stupire anche i clienti più esigenti.

Simone Fiesoli, Michele Leo e Pietro Baracco (Santarpia ingaggia Michele Leo)
Simone Fiesoli, Michele Leo e Pietro Baracco

«Michele Leo - dichiara Pietro Baracco, fondatore e proprietario di Santarpia insieme a Simone Fiesoli - rappresenta l’equilibrio perfetto tra complessità e semplicità. Professionista di grande esperienza, considerato e conosciuto da grandi chef e maestri pizzaioli ci ha immediatamente fatti innamorare della cura e dell’eleganza che trasmette nel suo lavoro. Le sue pizze fatte di ingredienti semplici ma lavorati con grande professionalità e maestria, trasmettono esperienza, amore, e una grande passione che ogni volta ritrovo armonizzati in ogni sua creazione».

La scelta di portare questo grande maestro da Santarpia è stata fatta nel segno della costante e continua ricerca di qualità che contraddistingue questo locale dalla sua apertura. Michele arriva in pizzeria il 6 dicembre con un menu di pizze selezionate per la festività. Eccole in anteprima:  La mitica Cosacca , la Broccoli e Peperone Crusco, la versione rivista di Michele della pizza Scarola,  dove la cipolla marinata al latte si fonde con la fonduta di gorgonzola, e una pizza tutta natalizia al Baccalà. Subito dopo le festività partirà il nuovo menù della pizzeria di largo Annigoni con le proposte inedite stagionali create da Leo. Ecco alcune anticipazioni:
  • Profumi del Mediterraneo (pomodoro, provola affumicata, olive taggiasche, capperi croccati, pomodorini rossi e gialli, filetti di alici di cetara, origano)
  • Carciofi (fiordilatte, carciofi freschi saltati in padella, guanciale, pecorino)
  • Margherita con Tartare di Scottona e Pesto (pomodoro, fiordilatte, tartare di scottona, scaglie di parmigiano reggiano, pesto)
  • Tonno e Cipolla (crema di cipolla cotta a bassa temperatura, provola affumicata, filetto di tonno, zest di limone della costiera, basilico)

INTERVISTA A MICHELE LEO:

Quali sono i motivi che ti hanno spinto a venire a lavorare da Santarpia?
Ho trovato una squadra affiatata con molta voglia di fare ed una condivisione di idee e di obiettivi. La loro proposta è arrivata nel momento giusto in cui sentivo il bisogno di ritornare alla mia passione di pizza napoletana.

Quali sono le tue aspettative?  
La mia decisione di iniziare questa nuova avventura in Santarpia è stata molto sofferta e ponderata: ho lasciato un progetto che ho visto nascere e per il quale ho contribuito fortemente alla sua realizzazione, lascio un team di lavoro che per me è una famiglia. Tutto questo per far capire la forte motivazione che mi ha spinto al cambiamento: qui ho trovato una società strutturata che mi ha dato la possibilità di studiare e utilizzare materie prime sempre più d'eccellenza, non dimenticando mai la tradizione e principalmente, come ho già affermato un ritorno al mio antico amore: la pizza napoletana. Potrebbero sembrare aspettative modeste ma per chi ama come me questo lavoro è questo studio continuo che lo rende ineguagliabile.

Quale contributo pensi di poter apportare?
Sono entrato in un progetto lavorativo già avviato e con solide basi. Credo molto nel gioco di squadra, lavorerò insieme a tutto il team per un continuo miglioramento del progetto. Metterò a disposizione la mia esperienza, la mia voglia di continuo apprendimento e sperimentazione per dare a questo marchio una forte identità.

È per te un problema il fatto che la pizzeria si chiami Santarpia?
No, e spiego perché: questo nome è un brand oramai affermato in città, quasi tutti i fiorentini ho scoperto lo conoscono e lo apprezzano, in più prende ispirazione da un nome di un collega che, anche se non conosco, stimo molto!

Per informazioni: www.santarpia.biz

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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