Siamo nella bassa Val di Susa, a Villar Dora (To), sullo sfondo la Sacra di San Michele; nella cucina di "casa" Rambaldi troviamo Beppe, una ventennale storia a fianco di Davide Scabin, in sala Milena Pozzi, anche lei anima del Combal zero. Atmosfera piacevole, rilassante, musica diffusa anni Settanta, arredi caldi con qualche tocco vintage, tovagliato rigorosamente bianco.
Il menu disegnato per offrire piatti della cucina italiana con forti rimandi al Piemonte e all’Emilia, luogo di origine di Beppe. Meritano una citazione le acciughe al verde presentate distese nell’olio con il bagnet verde a parte ed in accompagnamento patate viola del territorio lesse, burro, uova sode cotte nella vaporiera di bambù, crostone di pane tostato ed un fiocco di panna acida.
L'interno del locale
Assolutamente da non perdere la cervella, perfetta nella impanatura e nella cottura con burro, salvia e rosmarino accompagnata dalle cipolle caramellate. Siamo in autunno e nella scelta non potevano mancare i cappellacci di zucca, simbolo della cucina ferrarese. Tra i dolci la zuppa inglese, le frittelle di mele calde, deliziose accompagnate dallo zabaglione. Tutto in esecuzione perfetta con un guizzo in ogni piatto.
Beppe Rambaldi
Carta dei vini essenziale, una cinquantina di referenze, ben costruita con prodotti di territorio, come il Baratuciat autoctono della valle, fino allo Champagne. Otitmo rapporto qualità e prezzo. Esiste una formula pranzo a 15 euro; il menu dello chef a 35 e poi la carta. Pochi posti disponibili, raccomandata la prenotazione.