Piazza Lecce è una piazzetta tranquilla in un quartiere semicentrale della Capitale. Un luogo ideale per Fornace Stella, pizzeria con cucina ispirata alla semplicità e al gusto, destinata a tutti.
I tavoli sempre occupati e l'atmosfera allegra e disinvolta testimoniano la correttezza dell'intento. Semplicità, ma tanta attenzione alla qualità di tutta l'offerta: pizza, bruschette, fritti, piatti di pasta generosi e carni fumanti. Le pizze portano la firma di Giancarlo Casa, superpremiato patron della Gatta Mangiona, amico di Enrico Mercatili e Roberto Priora, ideatori di questo
locale con la collaborazione di Laurenzi Consulting e dello studio di architettura Strato.
Ha trovato tutti d'accordo il progetto di realizzare quella che può essere definita una pizzeria di quartiere, dove ci si sente a casa e dove si torna volentieri. Divertente, da sfogliare come un libro illustrato è il menu dove le singole voci si alternano a immagini pubblicitarie degli anni Cinquanta così come alle pareti sono poster art e fumetti d'epoca. Un biliardino è a disposizione al piano di sotto. Le pizze, classiche e gastronomiche, sono fatte con farine bianche e in piccola percentuale integrali, olio, sale, acqua e una quantità minima di lievito di birra.
L'impasto riposa a lungo a temperatura naturale o controllata partendo da 48 ore per arrivare al giusto punto di maturazione e a un’idratazione al 62%. Il risultato è una pizza che concilia la croccantezza della romana con la sofficità della napoletana, mantenendone il leggero cornicione. Di rigore pomodoro campano e ingredienti stagionali. Tra le più gettonate, la Roma, con fior di latte, pesto di rughetta e ricotta, la Calabrese, con provola affumicata, patate e ‘nduja, la Nord-Est con Asiago giovane, radicchio trevigiano e speck altoatesino.
Ci sono anche il Calzone napoletano, quasi introvabile altrove, con provola affumicata, prosciutto cotto e salame piccante, e una selezione di crostini, accompagnamento d'obbligo al “bicchiere in osteria” di una volta. Impossibile resistere alla serie di antipasti, dalle olive ascolane (vere, made in Ascoli Piceno) ai filetti di baccalà, ai supplì e agi sfizi in coccio.
Primi classici - amatriciana e cacio e pepe anzitutto - ma anche tutta la serie di paste fatte in casa e secondi di ottime carni alla griglia. Tutti piatti «normali», come dice
Enrico Mercatili, lontani da stravaganze e appaganti nel gusto. Nella carta dei vini, inaspettata per una pizzeria grande prevalenza viene data ai vini biologici e organici di piccole cantine. Non mancano ottime bollicine e una scelta di birre artigianali in bottiglia e alla spina. Ottimi consigli vengono dalla giovane ed espertissima sommelier Giulia che con gli altri addetti alla sala si distingue per disponibilità e cortesia.
Un giochetto divertente di buste misteriose aiuta, divertendo, a scegliere tra una modesta ma intrigante, selezione di dessert. Buono il rapporto qualità prezzo, con pizze che non superano i 10 euro. Le sale sono quattro, una per eventi privati e tutte diverse, con un ingresso che ospita il maestoso forno, visibile anche dall’esterno. Fornace Stella è anche cucina e pizza take away. Aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica. Chiuso il sabato a pranzo.
Per informazioni:
www.fornacestella.it