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che ti accompagna all’interno di un delizioso giardino d’inverno tra piante di magnolie, limoni, un piccolo orto ed una serra che diventa un salotto.
La sala ristorante accoglie gli ospiti in un’atmosfera piacevole: tavoli ampi, diversi l'uno dall'altro, lampade di design, originali centro tavola con frutta e verdura in campana di vetro, stampe alle pareti, casse di vino, un pozzo di pietra e un lucido pianoforte a coda; il bancone del bar rivestito con colorati manifesti pubblicitari.
È il regno di un giovane chef,
Cesare Grandi, tecnologo alimentare, ambasciatore in Italia della Confrérie des Gastronomes de la Mer et Compagnons du Vin. Fantasia, creatività, una cucina di alto livello con ingredienti scelti tra fornitori artigianali, per promuovere chi protegge il territorio ed utilizza metodi naturali, interpretati in modo innovativo.
Cesare Grandi
I grissini e il pane sono prodotti con il lievito madre de
La Limonaia, una vera tentazione. Sfiziosi gli starter, tra cui Alici fritte con maionese all’arancia e il Lobster burger. Si prosegue con gli antipasti: difficile scegliere tra Crème brûlée di rape e lumache e la Finanziera di mare; e così via, con i primi piatti ed i secondi. Arriviamo al dolce: da provare per la inconsueta presentazione e l’armonia di sapori L’uovo rotto, la crema gelata e i colori dei fiori.
Oltre alla carta, si può scegliere tra due menu degustazione. Una carta dei vini con proposte interessante presentate dal personale di sala cortese e sorridente. Apprezzati i calici Zalto Denk'Art. Prezzi medio alti, ma non bisogna avere fretta, perché ogni piatto necessita una descrizione e il luogo predispone alla conversazione.
Per informazioni:
www.lalimonaia.org