Conoscere le nuove tendenze permette di stare al passo coi tempi e in alcuni casi di
anticipare il futuro prossimo. Per questo Metro Italia ha commissionato a Squadrati una
ricerca sui trend in essere.
Il titolo dell’indagine, presentata a Milano presso il ristorante Casa Matilda (che incarna uno dei profili emersi dallo studio), è “I nuovi trend della ristorazione”. «La ricerca realizzata da Squadrati - ha spiegato
Manuela Mallia di Metro Italia - aiuta i nostri clienti a guardare lontano. In particolare si rivolge a coloro che con il loro locale vogliono lasciare il segno tutti i giorni, diventando un punto di riferimento importante nella comunità e strizzando l’occhio a trend emergenti nel più ampio contesto europeo». Metro, con i suoi 220mila clienti Horeca, è in prima fila nel sostenere questo mercato, terzo in graduatoria per consumi in Europa dopo Gran Bretagna e Spagna. Un impegno che non si limita a rispondere alle esigenze dei propri clienti solo nella fase di acquisto dei prodotti, ma anche sul versante dell’innovazione a tutto tondo. Uno stimolo a reinterpretare la professione alla luce delle nuove esigenze dei consumatori.
La ricerca ha messo a fuoco innovativi format e modelli di servizio, quattro declinazioni del fuori casa. Alla tavola rotonda, introdotti da Daniele Dodaro di Squadrati, sono intervenuti altrettanti rappresentanti milanesi di ogni profilo individuato: Filippo Tota per Casa Matilda, Francesca Laudisi per Portineria14, Laura Giusto per Aromatica e Andrea Cova per SoulKitchen.Bio.
RISTORANTI E BAR COME CASENon solo home delivery, ma anche ristoranti che assomigliano al salotto di un’abitazione privata. Gli spazi sono intimi, i coperti pochi, spesso gli orari molto flessibili e i menu, come siamo abituati a conoscerli, non esistono più. Per ottenere un bar/ristorante stile casa ci vuole un arredo familiare, semplice, casalingo e non tutto coordinato. Ancor meglio se lo spazio richiama un vero appartamento con i tavoli in cucina e in salotto. E poi, per sentirsi a casa in un locale c’è bisogno di essere in pochi e che i tavoli siano distanti. Tutto questo è Casa Matilda. «Abbiamo bisogno di una casa mediterranea», ha ricordato
Filippo Tota. «La mia cucina la fanno i prodotti regionali. L’ottica è quella della madre di famiglia che fa la spesa». Un’intimità, quella immaginata da Tota, che gli ha fatto decidere da subito ti tenere alla larga TripAdvisor & Co. Ma qualche giudizio è piovuto comunque. Il fatto si commenta da solo.
COMMUNITY BAR & RESTAURANTI bar e i ristoranti nel nostro Paese sono veri e propri centri di aggregazione sociale. Da qui l’idea di trasformarli anche in erogatori di servizi per i quartieri in cui sono aperti. Autentiche “isole di socialità”. Portineria 14 è il primo bar con portineria di quartiere in Europa. Oltre al bar offre servizi gratuiti per i vicini di casa: ricezione di pacchi, lista di professionisti da chiamare in caso di guasto e molto altro. Servizi a costo zero. «La moneta di scambio è la fiducia - ha puntualizzato
Francesca Laudisi - con questa formula stiamo facendo un passo doveroso anche verso chi sta più indietro. Basta tendere una mano».
HEAVY CHEF ROTATIONOggi i cuochi sono vere e proprie star che richiamano il pubblico, hanno un loro target di riferimento e diventano inesauribile fonte di innovazione. Ecco allora l’idea di tanti ristoratori che scelgono di portare in cucina professionisti diversi per stimolare la curiosità del cliente che sa che potrà degustare proposte sempre nuove. Il concept dello chef a rotazione è approdato anche in un centro commerciale nel Milanese grazie ad Aromatica, lounge bar e ristorante che ogni mese ha come ospite uno cuoco italiano. «Un cuoco - ha spiegato
Laura Giusto - che affiancando lo chef resident contribuisce a mantenere costantemente aggiornata e appetibile la carta del locale».
RISTORANTI DIGITALIRistoratori che vanno all’essenza del servizio: il menu. Non c’è più il luogo, la sala, ma le portate sono consegnate direttamente a casa. La consegna avviene con una propria flotta, indipendentemente dalle piattaforme home delivery. Come impattano i “ristoranti digitali” sui bar? I laboratori di cucina che vendono solo ai bar esistevano, ma ora si evolvono. Con SoulKitchen.Bio gli ordini si fanno tramite la app e la qualità è pari a quella di un ristorante. L’offerta si declina in due opportunità. Con Ready to use il prodotto arriva fresco ogni giorno per servire al cliente l’integrità e il sapore di una pietanza appena preparata secondo le più innovative tecniche di cottura. È possibile ordinare giorno per giorno i piatti freschi che servono, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’offerta. Ready to chef propone ogni giorno 30 semilavorati di qualità pronti per le mani dello cuoco. Dalle verdure di stagione alle proteine più pregiate. «Il nostro obiettivo - ha puntualizzato
Andrea Cova - è facilitare la vita degli operatori professionali contribuendo anche ad azzerare gli sprechi. Una gestione calibrata degli acquisti consente inoltre di tenere sotto controllo il food cost e il conseguente andamento economico-finanziario del locale».