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Augusto Contract, arredi e servizi per unire ristorazione e mixology

L'azienda marchigiana realizza progetti nei locali di food service prevedendo aree dedicate ai barman per rendere più ricca l'esperienza dei clienti e andare oltre la cucina e i cocktail.

di Alberto Lupini
direttore
 
20 febbraio 2020 | 16:15

Augusto Contract, arredi e servizi per unire ristorazione e mixology

L'azienda marchigiana realizza progetti nei locali di food service prevedendo aree dedicate ai barman per rendere più ricca l'esperienza dei clienti e andare oltre la cucina e i cocktail.

di Alberto Lupini
direttore
20 febbraio 2020 | 16:15
 

Augusto Contract, azienda di arredamento è fra i principali contractor specializzati nella realizzazione di progetti per le attività del food service. A Beer&Food Attraction - dove erano partner delle fiera - hanno partecipato con grandi ambizioni dopo aver registrato grande interesse (e in crescita) per il loro nuovo concetto di design e arredamento legato al mondo della ristorazione.

Giacomo Racugno (Augusto Contract La mixology come show)
Giacomo Racugno

«Il principale interesse che abbiamo riscontrato - spiega il ceo Giacomo Racugno - è stato nella mixology; un numero sempre maggiore di locali originariamente dedicati solo al cibo vogliono attrezzarsi con aree mixology perché il binomio cibo-cocktail attira sempre di più la clientela e - di conseguenza - i ristoratori».

L’azienda si è consolidata collaborando negli ultimi tempi alla realizzazione di 33 locali sviluppati soprattutto per catene italiane, come Panino Giusto che si è avvalsa della consulenza di Augusto Contract per dare vita ai locali di Milano (piazza Cordusio) e Ginevra, animati dall’accoppiata panino-cocktail. Ma quale è l’aspetto che consente a questa formula di avere tanto successo? «C’è un aspetto di valorizzazione dello show, dell’experience complessiva che il cliente va a vivere all’interno di un locale - spiega Racugno - e un’area mixology pensata e realizzata in un certo modo può esaltare tutto ciò».

Il mercato ha margini anche perché l’Italia è ancora indietro in questo senso: «Cerchiamo di portare le best practice che catturiamo sui mercati internazionali e portarle in Italia dove la tendenza è più acerba rispetto agli altri Paesi», ha concluso il ceo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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