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Speranza dà i numeri sui vaccini A chi vanno 202 milioni di dosi?

Il numero è esorbitante e costerebbe all'Italia 4 miliardi di dollari. Si tratta dell'ennesimo scivolone del Governo che aveva annunciato numeri e tempistiche ben diverse. Sperando che non ci sia dietro nulla di losco.

 
01 dicembre 2020 | 21:09

Speranza dà i numeri sui vaccini A chi vanno 202 milioni di dosi?

Il numero è esorbitante e costerebbe all'Italia 4 miliardi di dollari. Si tratta dell'ennesimo scivolone del Governo che aveva annunciato numeri e tempistiche ben diverse. Sperando che non ci sia dietro nulla di losco.

01 dicembre 2020 | 21:09
 

Oltre 202 milioni di dosi di vaccino anti Coronavirus entro il primo trimestre del 2021. Con la solita confusione in Italia si tende a dare i numeri… Partendo dal presupposto che non si sa di quante dosi ci sia bisogno, fra richiami ed altro (forse due a testa?), dopo essere stati per mesi persino senza mascherine, per non parlare di tamponi, il governo Italia vuole fare il vuole fare il primo della classe ed annuncia un piano vaccini in dirittura di arrivo.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, lo ha confermato nel suo intervento in Senato (il testo integrale è allegato in pdf). «L’Italia ha opzionato 202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione sufficientemente ampia per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte di sicurezza. Con le conoscenze oggi a nostra disposizione è molto probabile che saranno necessarie due dosi per ciascuna vaccinazione, a breve distanza temporale. Va inoltre ricordato che non vi è ancora evidenza scientifica sui tempi esatti di durata dell’immunità prodotta dal vaccino. La scelta compiuta anche in questo caso è ispirata al principio di massima precauzione». Confermando con ciò che anticipazioni che avevamo dato ieri sera.

Speranza da i numeri: contro il Covidda gennaio 202 milioni di vaccini (?)

                                                Roberto Speranza

Questi numeri meritano una spiegazione
Numeri così alti di dosi di vaccino richiederebbero almeno una spiegazione perché, francamente, potevamo anche pensare il Ministro si riferisse alle prime dosi che arriveranno in Europa, ma invece conferma che sono solo per l'Italia. Eallora vci viene il dubbio che fino a ieri ci hanno raccontato solo bugie. Se fossero davvero 200 milioni di dosi per l’Italia dovremmo chiederci cosa ne potremo fare a fronte di 60 milioni di italiani, di cui, se va bene, solo la metà si vaccinerà…


Sarà vero o si è confuso? Se si è confuso, si corregga

Il dubbio, o la... speranza, era che il Ministro si fosse confuso o spiegato male o che qualcosa nel telefono senza fili fosse andato storto. Ma, visto che questo numero robante è rimbalzato su tutti i media, sarebbe forse il caso che lo stesso Ministro intervenisse ora con una precisazione. Gli diamo un assist e ribadiamno: forse si riferiva alle dosi che l'Unione europea ha preordinato a Pfizer? Guarda caso, sono proprio 200 milioni. Però, ce lo dica anche se carta canta e i dubbi sono sempre meno.

Le dosi opzionate dall'Italia si riferiscono a sei diversi vaccini
Ma la speranza che il Ministro si riferisse ad altro cadono quando si rendono note le dosi opsionarte alle varie case farmaceutiche dall'Italia:

  • AstraZeneca 40,38 milioni di dosi
  • Johnson&Johnson 53,84 milioni di dosi
  • Sanofi 40,38 milioni di dosi
  • Pfizer/Bnt 26,92 milioni di dosi
  • CureVac 30,285 milioni di dosi
  • Moderna 10,768 milioni di dosi


L'Italia va incontro ad una spesa da oltre 4 miliardi di euro
E non corregendosi, ci tocca proseguire sul filone de "L'Italia ha prenotato 202 milioni di dosi di vaccino". Considerando che Pfizer ha venduto all'Ue le dose al prezzo di 19,90 dollari l'una significa che l'Italia potrebbe sborserare fino a 4 miliardi di dollari. I quali, per forza di cose, sarebbero in parte buttati perchè è palese che non serviranno tutti. E a quel punto, cosa se ne farà? Non è che per caso qualche vaccino "in avanzo" verrà venduto a qualche staterello alleato per tenere rapporti politici stretti o ripagare da qualche debito arretrato? O, peggio: non è che possa magari essere venduto a qualche "grosso" privato che poi a sua volta va in giro per il mondo (o in Italia stessa...) a rivenderlo a suo piacimento? Robe brutte, speriamo di no, ma quando si parla di queste cifre gigantesche i potenti ci hanno abituati a stare con le antenne dritte.

Il Regno Unito ha ordinato 40 milioni di dosi per una popolazione da 66 milioni di persone
Ma mentre in Italia c'è solo confusione, la Gran Bretagna ha approvato l'uso del vaccino anti-coronavirus della Pfizer-BioNTech che sarà disponibile nel Paese a partire dalla prossima settimana. Per i sudditi della Regina sono già state ordinate 40 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone, con due iniezioni ciascuna. Presto - riporta la Bbc - dovrebbero essere disponibili circa 10 milioni di dosi, con le prime in arrivo nei prossimi giorni. Il piano vaccinale di Londra prevede che si inizi dalle persone più a rischio, ovvero residenti e personale delle case di cura, seguiti da  ultraottantenni e da altri operatori sanitari e sociali. E si badi che la popolazione britannica è di poco superiore a quella italiana, circa 6 milioni di persone in più. Il confronto aumenta i dubbi sulle stime fatte da Speranza.

Anche il Regno Unito ha però i suoi grattacapi perchè l'Unione europea ha chiesto di attendere che l'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, dia il suo via libera alla sicurezza del vaccino stesso.

Anche sul vaccino, un mare di bufale targate Conte
Anche perchè si tratta, se quel 202 milioni fosse confermato, di un'altra bufala che il Governo Conte ci ha raccontato. A fine ottobre il Premier aveva parlato di «qualche milione di dose» che sarebbe arrivata per l'inizio di dicembre. Primo: siamo al 2 dicembre e nulla si vede all'orizzone. Secondo: qualche milione non sono certo 202 milioni.

«Siamo il primo Paese europeo che spiega, per primo al Parlamento che a chiunque altro, il piano vaccinale», avrebbe rivendicato il Ministro. La distribuzione del vaccino, hanno reso noto fonti di maggioranza, sarà interamente statale: la gestione sarà centralizzata e il vaccino sarà distribuito secondo decisioni mediche e scientifiche. Ma perchè, insistiamo, quei numeri?

Il piano: no ad un obbligo
Il Governo non intenderebbe imporre alcun obbligo di vaccinazione, procedendo invece su base volontaria. Il piano di vaccinazione sarà trimestrale, strutturato di tre mesi in tre mesi, per seguire l'evoluzione della pandemia e quella delle somministrazioni delle dosi, durerà fino al 2022. In attesa dell'autorizzazione alla distribuzione del vaccino Pfizer-BioNtech (arriverà fra il 23 e 26 gennaio e le dosi andranno in 300 ospedali) e successivamente di quello di Moderna e di un'altra casa farmaceutica, si dovrebbe partire il 29 gennaio con la campagna per la vaccinazione elaborata dal ministero della Salute.

Piccolo inciso. Questi al momento sono i vaccini che si stanno studiando nel mondo:

BNT162b2 di Pfizer e BioNTech: EMA riceve la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni
Ad26.CoV2.S: EMA avvia la revisione ciclica
mRNA-1273 di Moderna: efficacia confermata al 94,1% e 100% nei casi gravi
Sputnik V: il vaccino russo efficace oltre il 95% a 42 giorni dalla prima dose
AZD1222: il vaccino di AstraZeneca efficace in media al 70%
ChAdOx1 nCoV-19: sicurezza e immunogenicità in giovani adulti e anziani

I primi ad essere vaccinati dovrebbero essere medici e infermieri. Poi toccherà agli ospiti e agli operatori delle Rsa, e ancora agli 80enni e alla popolazione compresa nella fascia d'età 60-70 anni. A seguire, dovrebbero esserci i lavoratori cosiddetti essenziali, compresi quelli della scuola: insegnanti, presidi, amministrativi, personale ausiliario. Ci sarà comunque il coinvolgimento dell’esercito per la distribuzione, che avverrà utilizzando grandi spazi pubblichi, palestre, spazi aperti e fiere.

Speranza ha annunciato che entrerà in gioco anche l'Esercito con la formula gratuita di somministrazione per ogni cittadino. Nella fase iniziale ci saranno vaccinazioni centralizzate presso gli ospedali o con unità mobili. Si stima un fabbisogno di circa 20mila persone per attuare la campagna. Si ricorrerà a professionalità esistenti nel paese anche con la pubblicazione di "invito" per partecipare alla campagna di vaccinazione nonchè a stipula di accordi con il ministero della Ricerca per contatti con le scuole di specializzazione medica. E per questo ringrazio il Ministro Manfredi. Migliaia di iscritti alle scuole di specializzazione parteciperanno alla campagna vaccinale, ha detto Speranza.

© Riproduzione riservata STAMPA

 


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