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Il tasso di contagio risale all'11%. Preoccupa la variante inglese del virus

 
20 dicembre 2020 | 19:18

Il tasso di contagio risale all'11%. Preoccupa la variante inglese del virus

20 dicembre 2020 | 19:18
 

<strong>Meno contagi in 24 ore rispetto a sabato (15.104 contro 16.308), a fronte di meno tamponi (137.420, ovvero 38.765 in meno). Inizia «l’effetto weekend» sulle analisi che si protrae fino a lunedì: oggi sono comunicati tamponi del sabato, in numero inferiore rispetto a quelli infrasettimanali. L’incidenza rimane comunque alta, da non consentire il tracciamento (bisogna scendere a meno di 10 mila casi) e risale pure il rapporto di casi su tamponi che passa dal 9,2% all’11%. Non certo un buon segnale. Inoltre, c’è preoccupazione per la nuova variante del virus. «La variate inglese non è più cattiva, ma ha una maggiore capacità diffusiva», dice l’infettivologo Massimo Galli.

Diminuiscono le vittime: sono meno di 400 per la prima volta nel mese di dicembre. Per vedere un numero paragonabile di decessi bisogna andare indietro al 9 novembre (erano 356).I decessi odierni sono stati 352 contro i 553 di sabato, per un totale di 68.799 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.261.626 complessivamente: 12.156 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (sabato erano 23.384). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere 622.760, 2.594 in più.

Il Veneto rimane la regione più colpita dal 5 dicembre (+3.869 casi). Seguono in ordine decrescente: Lombardia (+1.795), Emilia-Romagna (+1.751) e Lazio (+1.213). Tutte le altre regioni hanno incrementi di casi a tre o due cifre.

© Riproduzione riservata STAMPA

 


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