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La pandemia cambia i consumi: 9 italiani su 10 non sprecano cibo

 
01 febbraio 2021 | 17:12

La pandemia cambia i consumi: 9 italiani su 10 non sprecano cibo

01 febbraio 2021 | 17:12
 

Cresce l'attenzione degli italiani contro lo spreco alimentare: 9 su 10 scelgono di salvare il cibo dalla spazzatura. Sarebbe questo uno degli effetti della pandemia sugli stilidi consumo. Una sensibilità in linea con la forte propensione per la raccolta differenziata, tradizionalmente molto sentita in Italia (92%), e la riduzione dell'utilizzo di prodotti usa e getta e di imballaggi in plastica (89%).

Per 9 italiani su 10 salvare il cibo dalla spazzatura è una priorità - La pendemia cambia i consumi: 9 italiani su 10 non sprecano cibo

Per 9 italiani su 10 salvare il cibo dalla spazzatura è una priorità

Queste sono alcuni dei dati anticipati del nuovo Waste Watcher International Observatory che presenterà il suo primo rapporto dedicato a "Il caso Italia" venerdì 5 febbraio, nel corso della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.

«L'impegno per lo sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi - spiega Andrea Segrè, promotore della Giornata - passa anche attraverso il monitoraggio dei comportamenti e quindi attraverso i dati. Per questo, in vista del 2030 fissato dalle Nazioni Unite con 17 Obiettivi di sostenibilità, l'Osservatorio Waste Watcher diventa internazionale e progetta una campagna globale di sensibilizzazioneattraverso un monitoraggio su scala mondiale».

Si scopre inoltre che la pandemia ha avuto anche un impatto positivo sulla sostenibilità e sull'economia circolare per il 51% degli italiani. Tra i pregi la limitazione degli eccessivi spostamenti/trasporti e la riduzione del traffico aereo (49%), oltre alla maggiore attenzione per la salute e il benessere (34%). Tra le ricadute negative, invece, il campione indica l'aumento dei rifiuti a causa anche delle troppe mascherine (57%) e dello shopping online che ha generato eccessivo movimento di corrieri e troppi imballaggi (42%); ma c'è anche chi spiega che la sostenibilità è passata in secondo piano (37%) e che si è ridotta possibilità di utilizzo del trasporto pubblico (36%).

© Riproduzione riservata STAMPA

 



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