Secondo una ricerca del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che hanno preso in considerazione un campione di oltre 3.500 tamponi, almeno il 20% dei casi positivi al Covid è dovuto alla variante inglese (del 50% più contagiosa). In sostanza, uno su cinque casi.
La variante inglese avrebbe contagiato un italiano su cinque
«In questa fase delicata dell’epidemia si conferma la circolazione diffusa di varianti virali a più elevata trasmissibilità nel nostro Paese», hanno confermato le istituzioni contemporaneamente alla pubblicazione dei risultati del nuovo rapporto sulla situazione epidemiologica in Italia
che vede salire l’Rt a 0,95.
«C’è una circolazione sostenuta della variante, che probabilmente è destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi», si legge nella nota. I test e sequenziamenti sono stati fatti a partire da due giorni consecutivi, il 4 e il 5 febbraio, e relativi a persone positive al tampone molecolare con data di prelievo nei giorni 3 e 4 febbraio.
I campioni analizzati sono stati in totale 852 per 82 laboratori, provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione. Sono stati scelti garantendo una rappresentatività geografica all’interno della regione e, quindi, del Paese. Il dato, che sfiora il 20%, supera quindi l’ipotesi di partenza, ossia una circolazione del 5% della variante. In Francia la prevalenza è del 20-25%, in Germania del 30%, si legge nel comunicato del ministero, che annuncia che l’indagine sarà ripetuta.