Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 19 aprile 2024  | aggiornato alle 13:38 | 104694 articoli pubblicati

Salomon FoodWorld
Rational
Rational

Barolo e Barbaresco a garanzia di prestiti, l'idea di Intesa Sanpaolo

19 febbraio 2021 | 16:06
 

Barolo e Barbaresco a garanzia di prestiti, l'idea di Intesa Sanpaolo

19 febbraio 2021 | 16:06
 

Vini tra i più prestigiosi al mondo, Barolo e Barbaresco, in pegno come garanzia per ottenere nuovo credito in tempi rapidi. Questo lo strumento finanziario messo a punto dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, con un plafond di 50 milioni di euro, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.

50 milioni il plafond messo a disposizioni da Intesa Sanpaolo - Barolo e Barbaresco a garanzia di prestiti, l'idea di Intesa Sanpaolo

50 milioni il plafond messo a disposizioni da Intesa Sanpaolo

In pratica, si tratta di un finanziamento pluriennale e continuativo a 5 anni, con un periodo di preammortamento, a fronte dell'iscrizione in pegno delle ultime 3 annate di Barolo e delle ultime 2 di Barbaresco. Il valore della garanzia è calcolato sulla base del prezzo delle uve pubblicato dalla Camera di Commercio di Cuneo. L'operazione si basa sulla struttura giuridica del pegno rotativo non possessorio su prodotti agricoli e alimentari, secondo cui il produttore può disporre liberamente del vino dato in garanzia per tutti i processi di lavorazione e affinamento.

Da quando è scoppiata la pandemia Covid, «Barolo e Barberesco hanno subito i danni più rivelanti dalla diminuzione di valore dei vini, ma sul piano delle vendite il calo è stato più contenuto rispetto ad altri distretti vinicoli», ha spiegato Matteo Ascheri, presidente del Consorzio. Nei primi 9 mesi del 2020 la flessione dell'export è stata contenuta al -1,1%.

Per Teresio Testa, direttore regionale Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo, è «una soluzione su misura per il nostro territorio. Il vino che si affina in cantina diventa un attivo nel bilancio dell'azienda: un'idea semplice, ma che richiede una banca che voglia assumersi il rischio, un partner affidabile come il Consorzio e il coraggio dei nostri produttori che comprendono come l'unica via praticabile sia continuare ad investire in digitalizzazione, nuovi strumenti di lavoro, formazione, comunicazione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
LE ALTRE NOTIZIE FLASH
Loading...


Giordana Talamona
Torresella
Julius Meiln
Fratelli Castellan

Giordana Talamona
Torresella
Julius Meiln

Fratelli Castellan
Siad
Fonte Margherita