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Gli italiani pensano alle vacanze: oltre la metà le pianifica nel 2021

22 febbraio 2021 | 08:47
 

Gli italiani pensano alle vacanze: oltre la metà le pianifica nel 2021

22 febbraio 2021 | 08:47
 

Il Covid continua a colpire duramente il turismo, con flussi in calo non solo dall'estero ma anche dall'Italia. Ma nonostante il quadro ancora pieno di incertezze, con gli spostamenti tra regioni ancora vietati e le varianti del virus che potrebbero richiedere un inasprimento delle restrizioni, gli italiani non perdono fiducia nella possibilità di tornare presto a spostarsi e raggiungere mete di villeggiatura, soprattutto nel Belpaese.

E' la fotografia che emerge dalle più recenti rilevazioni dell'Osservatorio sull'Economia del Turismo delle Camere di Commercio di Isnart e Unioncamere, secondo cui più della metà degli italiani - al di sopra dei 18 anni - sta pianificando una vacanza per il 2021; di questi l'80% indica tra le mete l'Italia non appena le condizioni lo consentiranno.

Gli italiani pensano alle vacanze: oltre la metà le pianifica nel 2021

Questo cauto ottimismo non cancella tuttavia gli effetti che la pandemia continua a produrre sul settore del turismo. Lo scenario previsivo, infatti - evidenziano i dati - descrive il perdurare della crisi e l'analisi predittiva per i primi tre mesi del 2021 dà indicazioni di perdita pari a circa il -64% dei flussi italiani e dell'85% di quelli internazionali rispetto al 2019.

Con una ulteriore perdita in termini di ricavi stimabile in circa 8 miliardi di euro. Nel consuntivo del 2020, secondo le rilevazioni, le presenze turistiche in Italia sono stimate in calo del 64% rispetto al 2019. Anche le entrate derivanti dalla spesa turistica hanno fatto registrare una contrazione di 53 miliardi di euro rispetto al 2019, attribuibile per lo più alla forte riduzione delle presenze internazionali nei mesi estivi (con picchi di -73%). Complessivamente nel 2020 è rimasto invenduto il 75% delle camere disponibili nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere.

Miglioramenti si sono registrati esclusivamente nei mesi di luglio e agosto in cui i tassi di occupazione delle camere in media hanno raggiunto rispettivamente il 46% ed il 69%. Ad essere colpite duramente sono state le destinazioni più scelte dai visitatori stranieri: le città d'arte, luoghi che fino all'anno scorso intercettavano il 38% dei flussi turistici.

La modesta ripresa del mese di agosto è stata legata quasi esclusivamente al turismo domestico, rappresentato dai 27 milioni di italiani che hanno fatto vacanze privilegiando mete di vicinato, il cui impatto ha compensato solo in minima parte la perdita economica complessiva.

In Toscana raddoppiate le prenotazioni per l’estate 2021
In particolare in Toscana, “i primi dati sull’estate 2021 indicano una rinnovata vitalità della domanda per gli affitti turistici che ad oggi si traduce nel doppio delle prenotazioni estive rispetto allo stesso periodo del 2020 e l’atteso ritorno degli stranieri. Un segnale di ottimismo davvero importante”, spiega Alessandra Signori, referente della Toscana per Property Managers Italia e Ceo e cofounder di Doorwaystoitaly.

“Come ogni settimana – continua Signori - mi sono confrontata con il referente di Airbnb a Dublino a cui risultano molte prenotazioni per giugno, luglio e agosto in Toscana. Si tratta di grandi gruppi di persone, per il 50% italiani e il resto europei che finalmente tornano a viaggiare. Secondo me questo ottimismo deriva in buona parte dal successo della campagna vaccinale in Inghilterra”. Anche Otex, l’osservatorio sul turismo residenziale extralberghiero in Italia, promosso da Property Managers Italia, conferma il ritorno degli stranieri che si stanno già organizzando per passare l’estate in Toscana.

“A Firenze - spiega ancora Signori - le prenotazioni degli ultimi 30 giorni indicano una percentuale di italiani pari al 41,93%, seguiti dal 9,9% della Germania per il periodo giugno-agosto; il Regno Unito con il 7,2% per luglio-settembre e la Francia con il 5,8% delle prenotazioni per aprile-giugno. Sulla costa toscana, invece, le prenotazioni italiane pesano per il 32,1%, mentre quelle dalla Germania sono pari al 49,5% per il periodo luglio-settembre”. E le buone notizie per l’estate 2021 arrivano anche dai property manager. “Ho sentito anche Bartolomeo Bufi, Ceo di Kross Booking, il gestionale utilizzato dalla stragrande maggioranza dei proprietari, che registra un livello di fiducia davvero alto sia da parte dei turisti che dei proprietari. A gennaio 2021 le prenotazioni per l’estate sono il doppio rispetto a gennaio 2020, quando ancora non eravamo in emergenza Covid. E rispetto allo scorso anno c’è anche il 50% in più di nuovi property manager clienti del gestionale”.

La tipologia delle prenotazioni tuttavia continua a risentire dell’emergenza sanitaria. “Il cliente del 2021 - continua Signori - preferisce la casa in campagna o sulla costa, ma lontano dal caos. Registriamo una totale inversione di tendenza: prima il turista prenotava un appartamento a Firenze e lo usava come base di partenza per visitare il territorio, ora invece accade il contrario. Questo dato conferma che noi ormai rappresentiamo il territorio in modo capillare, anche dove non ci sono strutture alberghiere c’è un property manager a offrire un alloggio. Anche alla luce di questa considerazione torno a ribadire la necessità di pensare a una disciplina chiara per questa professione che ancora oggi non ha un codice Ateco. Il fenomeno è cresciuto, c’è una forte professionalità, c’è voglia di innovare: serve una disciplina chiara”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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