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Lockdown a Pasqua: prospettiva negativa per ristoranti e filiera

10 marzo 2021 | 14:30
 

Lockdown a Pasqua: prospettiva negativa per ristoranti e filiera

10 marzo 2021 | 14:30
 

Il lockdown di Pasqua costa oltre 400 milioni a ristoranti, pizzerie e agriturismi con quasi 7 milioni di italiani che tradizionalmente quel giorno consumano il pranzo fuori casa. Questa è la stima di Coldiretti in riferimento all’ipotesi di chiusure nei weekend e nel ponte di Pasqua proposta dal Comitato tecnico scientifico (Cts) per fronteggiare la diffusione dei contagi Covid.

Il lockdown a Pasqua peserebbe per 400 milioni di mancati incassi - Lockdown a Pasqua: prospettiva negativaper ristoranti e filiera

Il lockdown a Pasqua peserebbe per 400 milioni di mancati incassi

A pesare sui bilanci della ristorazione sono anche le chiusure dei fine settimana primaverili «che valgono in questo momento - sottolinea la Coldiretti - l’80% del fatturato già ridotto al minimo dallo smart working, dall’assenza di turisti e dalle chiusure forzate nelle zone a rischio che hanno devastato i bilanci e tagliato drammaticamente i livelli occupazionali». Le conseguenze si fanno anche sentire direttamente sui fornitori di cibi e bevande: «Una prospettiva che rischia di aggravare le difficoltà della ristorazione e travolgere a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti per un valore di 11,5 miliardi dall’inizio della pandemia», ha sottolineato la Coldiretti.

Si calcola che 300 milioni di chili di carne bovina, 250 milioni di chili di pesce e frutti di mare e circa 200 milioni di bottiglie di vino non siano mai arrivati nell’ultimo anno sulle tavole dei locali con decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pescatori, viticoltori e casari che soffrono insieme ai ristoratori. «Anche alla luce dell’avanzare della campagna di vaccinazione - conclude la Coldiretti - è importante consentire le aperture nei locali della ristorazione dove sono state adottate importanti misure di sicurezza, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso».

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