La richiesta è solo una: riaprire per lavorare. A Cagliari, 200 fra ristoratori e proprietari di bar si sono dati appuntamento in piazza Garibaldi per far sentire il proprio grido di dolore causato dalle limitazioni e chiusure imposte dai dpcm anti-Covid. La mobilitazione è stata estesa anche a palestre, piscine, società sportive, teatri, cinema, spettacoli viaggianti.

200 i manifestanti che hanno occupato piazza Garibaldi a Cagliari«Noi non vogliamo organizzare rivolte - ha chiarito Fabio Macció, coordinatore dell'evento - figuriamoci se vogliamo andare contro altri lavoratori in divisa. Vogliamo però che la politica si confronti con noi e prenda decisioni per risolvere la situazione di tante famiglie che non ce la fanno più». Non a caso, in molti si sono presentati con le magliette bianche, un modo per segnalare che il movimento non ha colori politici né intenzioni "violente".
«Insieme - spiegano i promotori - diciamo basta alle chiusure, basta alla rovina delle aziende, basta alla cancellazione dello sport e della cultura. Salviamo le nostre aziende, la cultura, lo sport, la musica e l'intrattenimento». Appeso anche un maxi-striscione: "Se dopo un anno siamo ancora rossi avete chiuso le attività sbagliate", si legge.