Salvare il pianeta con una alimentazione più sostenibile: questa la base della svolta vegana del ristorante newyorchese Eleven Madison Park, tre stelle Michelin, dello chef svizzero Daniel Humm che avrà un menu esclusivamente a base di piante quando riaprirà a giorni dopo la pandemia. «Non useremo alcun prodotto animale. Ogni piatto sarà creato con vegetali di terra e di mare, assieme a frutta, legumi, funghi e grani», ha detto il cuoco, premiato anche con quattro stelle dal "New York Times" e a volte definito il migliore chef del mondo.
Daniel HummSecondo il sito di notizie "Axios", l'annuncio, assieme ad altri segnali come quello del sito di ricette "Epicurius" che a fine aprile ha smesso di includere nella sua banca dati nuove ricette carnivore, fa capire che negli Usa si sta preparando una nuova "battaglia culturale" il cui target stavolta sarà il consumo eccessivo della carne. Si è già schierata la Fox che di recente, ispirata da una frenesia di affermazioni false in rete, ha rilanciato la bufala che il nuovo piano dell'amministrazione Biden contro il cambiamento del clima limiterà il consumo di carne degli americani.
Per Humm, così come per Epicurius, è d'altra parte chiaro che l'attuale modello di alimentazione non è più sostenibile. «Per qualsiasi persona o pubblicazione che vuole inseguire un modo di cucinare più 'pulito', eliminare la carne è il primo passo», scrive il sito di ricette notando che il 15 per cento delle emissioni greenhouse globali vengono dal bestiame e da quanto è necessario per il suo allevamento e che il 61 per cento di queste emissioni si può ricondurre alla carne bovina.
Humm fa pagare salato l'esperienza della cena a Eleven Madison Park: 335 dollari a coperto mancia inclusa. Il prezzo, ha spiegato lo chef al "New York Times", non scenderà perché gli ingredienti sui piatti costano meno delle carni pregiate, il pesce freschissimo, le ostriche e il caviale che prima del lockdown venivano portati in tavola. A compensare il minor prezzo della materia prima sarà l'aumento di quello della manodopera: «Creare piatti vegani all'altezza delle tre stelle Michelin è un lavoro che richiede altissime qualità e pazienza».
© Riproduzione riservata STAMPA