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Le cultivar del territorio fanno crescere l’olio d’oliva umbro

di Fulvio Raimondi
sommelier dell'olio
 
22 maggio 2019 | 15:58

Le cultivar del territorio fanno crescere l’olio d’oliva umbro

di Fulvio Raimondi
sommelier dell'olio
22 maggio 2019 | 15:58
 

L’Umbria ha visto crescere in un anno del 20% la produzione di olio d’olivo. Nella regione crescono cultivar come San Felice, Dolce Agogia, Raja, Leccino Frantoio e Moraiolo.

Tuttavia, non tutto il territorio umbro si presta alla coltivazione dell’ulivo, che è esclusiva delle zone collinari tra i 200 e i 500 metri d’altitudine, e in particolare nei pressi del lago Trasimeno, nelle zone di Assisi, Spoleto e nelle vicinanze di Todi ed Orvieto.

(Le cultivar del territorio fanno cresce l’olio d’oliva umbro)

Coltivata per una superficie di 27mila ettari, con circa 7 milioni di piante e dotata di circa 250 frantoi, vanta, negli ulivi delle zone di Assisi ed Orvieto il primo sito italiano patrimonio Fao.

L’Umbria può andare fiera del proprio 85% della produzione di olio evo di alta qualità, così come il ricco patrimonio artistico e culturale. Ad elencare Assisi e i suoi luoghi sacri, Spoleto con il suo centro storico, Gubbio, Todi, Norcia, malgrado le recenti ferite inferte dal terremoto, Cascia, Perugia e tante altre, si rischia la banalità, ma se vi recate nei pressi di Bettona, un paesino di “350 metri di lunghezza”, come dicono gli abitanti del luogo, si passa di fianco ad Assisi e a Spello, trovando oli pregiati che fanno sentire la passione e l’amore per il lavoro.

Gli ulivi di quella zona, in determinate ore della giornata, prendono quasi un colore argentato, sanno di magia a cielo aperto, così come l’olio che ne scaturisce che rende i piatti locali dei veri e propri capolavori del gusto. Come non ricordare i primi a base di tartufo o l’impastoiata, che è una polenta con fagioli bolliti e salsa di pomodoro, oppure le lenticchie di Castelluccio o le Ciriole alla ternana, che è una pasta simile ai pici toscani, ma preparata solo con acqua e farina su cui trova una perfetta sintonia anche un blend di Frantoio e Leccino che esaltano il sapore dando fascino. Insomma, in Umbria batte un cuore pieno di sapori e tesori. Ed è dovere di tutti noi cercare di tenerlo vivo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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