Quattro cooperative in un unico organismo centralizzato: svolta importante all'interno del consorzio La Trentina, quarto polo a livello nazionale nella produzione di mele che conta mille soci con una produzione media di 60mila tonnellate di frutta per 1.300 ettari coltivati e un fatturato di medio di 35 milioni di euro. Sono, infatti, terminate le assemblee zonali dedicate ai soci ed è stato dato il via all'unanimità al percorso di fusione delle quattro cooperative in un unico organismo centralizzato, quindi al nuovo piano industriale 2021-2023, che vede come primo obiettivo la stabilità del reddito dei soci produttori, unendo le forze per far fronte ad un mercato nazionale ed europeo sempre più competitivo.

Il Consorzio La Trentina verso la fusione delle cooperativeQuesto processo è la continuazione del percorso di aggregazione sempre più forte tra le due OP Melinda e La Trentina, che proseguirà quindi con la stessa strategia commerciale e di marketing finalizzata alla valorizzazione del prodotto anche con l'utilizzo di strumenti come il bilancio di previsione per dare indicazioni in merito al possibile valore liquidato.
È dal 2017 che La Trentina e Melinda hanno iniziato a lavorare in sinergia mettendo a valore i propri punti di forza per aprirsi a nuove opportunità di crescita. Le novità previste nel piano 2021-2023 sono molte e riguardano una miglior gestione dell'organico e la centralizzazione di alcuni reparti. Una governance rinnovata dialogherà inoltre periodicamente con tutti i soci produttori. Oltre a questo, al centro del nuovo progetto ci sarà la qualità del prodotto e l'ammodernamento del mix varietale. «La produzione di mele mondiale sta aumentando, la concorrenza degli altri Paesi è sempre più agguerrita. In questo scenario dobbiamo fare tesoro dell'esperienza di questi ultimi anni per poter sviluppare idee nuove a sostegno dei nostri Consorzi, La Trentina e Melinda», commenta il direttore generale di entrambe le OP, Paolo Gerevini.
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