Si può scegliere fra vista sul Colosseo e vista sull’abside della chiesa dei santi quattro coronati. Sono infatti due le terrazze sulle quali si può cenare durante i mesi estivi al Capo d’Africa. Due anche le sere in cui la musica dal vivo di Rosario Fugà allieta gli ospiti, il martedì la bossanova e il venerdì il jazz&blues. Il bistrot L’Attico presenta piatti espressi fatti in casa, realizzati con prodotti di qualità e ingredienti selezionati. La carta è stagionale (cambia ogni tre mesi), con alcuni ever green della cucina romana e campana, due tradizioni culinarie che il menu abbraccia con la giusta par condicio, così come i piatti di mare e quelli di terra si spartiscono la loro presenza in modo egualitario.

La nuova carta de L’Attico racchiude tutti i piatti più golosi della cucina romana come supplì, carbonara, amatriciana, baccalà, agnello, coratella, vignarola, pecorino, aggiungendo elementi campani come gnocchi di Sorrento, scialatielli, ricotta di bufala campana e in generale una vocazione italiana mediterranea. La duplice ispirazione romana e campana in alcuni piatti realizza un felice incontro, come nel supplì al pomodoro, basilico e mozzarella di bufala fumé, che figura fra gli antipasti “pronti, partenza, via”. Altri antipasti sono le alici “del marinaio” con insalata di riso venere, verdure di stagione, gelatina di peperoni e crema di burrata, il tagliere di salumi, formaggi Dop e golosità per due persone (provenienti dal fornitore d’eccellenza Dol) e il Polpo “anni ’90” con fagioli del purgatorio, crudités e la sua maionese.
L’estrazione romana e campana é evidente anche nei primi, “i mitici ever green e non solo” e le due squadre sono pari: “bombolotti… carbonara o amatriciana?” e rigatoni al ragù di coratella d’agnello con vignarola, pecorino e mentuccia contro gli gnocchi di Sorrento al Capo d’Africa e i tagliatielli (tagliolini fatti con l’impasto degli scialatielli) con vongole, lupini, piselli e ricotta di bufala campana. Si aggiungono dei profumatissimi tortelli di baccalà mantecato, spuma di patate, salsa verde e pan croccante pantesco, che con i capperi, le mandorle e le alici che compongono il pan croccante, evocano l’estate e il mare.
Seguono i “secondi a nessuno!”, anche qui a metà fra terra e mare. Immancabile trattandosi di buona cucina locale il pollo alla diavola, con pomodori verdi fritti, patate e ketchup di peperoni arrostiti. Arriva invece da fuori l’appetitosa entrecôte di manzetta prussiana alla piastra, verdure di stagione e patate novelle. Non banali le proposte di pesce: nel “baccalà 65°, giardiniera di verdure 80°, maionese allo zenzero 121°”, il cuoco esprime la sua passione per le cotture a sottovuoto e a bassa temperatura e per le salse (già vista nella maionese di polpo e nel ketchup di peperoni arrostiti, qui nella maionese allo zenzero); il fish and chips all’italiana è una sua libera interpretazione.
Chiude la carta de L’Attico la sezione dei dessert, il cui nome porta in sé un augurio: “sogni d’oro”. Se ci si chiede cosa sia la “dolce sorpresa” occorre scoprirlo chiedendo direttamente al maître. I dolci sono tutti fatti in casa, come la mousse di yogurt greco e gelée di albicocche bio o la crostata di cioccolata fondente e mou salata. Non manca la frutta fresca stagionale.
Nella carta c’è attenzione anche per i vegetariani e vegani o i celiaci.
Il bistrot L’Attico è aperto dalle 19.00 alle 23.00, dal lunedì al sabato. La musica dal vivo del Maestro Rosario Fugà è il martedì la bossanova e il venerdì il jazz&blues, dalle 19.00 alle 23.00.
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