La famiglia Alajmo apre un nuovo locale a Venezia: si chiamerà “
Amo” ed è stato costruito in collaborazione con il famoso interior designer francese
Philippe Starck. Sorge nell’atrio del rinnovato T Fondaco dei Tedeschi, primo centro commerciale del lusso, e ha l’ambizione di segnare la nascita di un nuovo tipo di esperienza di ristorante. Gli Alajmo dunque proseguono la loro avventura nel mondo della ristorazione dopo l’apertura dei
ristoranti Le Calandre (terzo classificato tra i ristoranti italiani nella
tabella comparativa di Italia a Tavola, risultato della combinazione dei giudizi delle più importanti guide di settore) e La Montecchia a Padova, del Caffè Stern a Parigi e del Grancaffè&ristorante Quadri in Piazza San Marco.
Nel nuovo locale la semplicità degli ingredienti, l’onestà e la leggerezza della cucina si fondono insieme per liberare lo spirito, purificare l’anima e aprire il cuore. L’identità grafica di Amo è pensata per raccontare proprio questa storia. Con la sua grafica sovversiva, Amo riprende e fa proprie le iconiche maschere veneziane, famose per la loro malizia e capacità di celare le vere intenzioni di chi le indossa.

«Questo concetto è rappresentato graficamente attraverso la ripresa in Amo delle tipiche maschere veneziane - afferma Raffaele Alajmo, che ha supervisionato lo sviluppo del nuovo ristorante -. Ma le nostre maschere sono l’opposto di ciò che ci si aspetta: strappano via le etichette e i limiti dell’esteriorità, rivelando così la vera essenza del sé». Una ricerca di identità che ha ispirato Starck a pensare il ristorante come una metafora di Venezia e della sua misteriosa ambiguità. «Amo - dice Philippe Starck - è un’isola di mistero veneziano al centro dei tesori di tutto il mondo. Ogni pezzo di arredamento è un concentrato di spirito veneziano: i divani sono ispirati alle gondole, i vetri sono forgiati dai mastri vetrai di Murano, le pareti ritraggono fantasie ispirate al carnevale di Venezia».
Durante il giorno Amo è un luogo luminoso e accogliente. È un’isola dove fermarsi e concedersi una pausa dalla frenetica esperienza di shopping. I dettagli in vetro di Murano creano un curioso gioco di luci, che culmina nel grande lampadario ideato dall’artista Aristide Najean, vero pezzo centrale di questa poetica collezione. Gli accessori in metallo esaltano la
lucentezza e la gioiosità degli spazi con tocchi di raffinato inox, oro e turchese. La notte, quando i negozi chiudono, Amo si trasforma in un luogo segreto, riservato emisterioso. Un angolo nascosto dove si incontra una curiosa e sofisticata tribù.
L’intensità dei marmi scuri dei tavoli e del bar si accentua, le luci si affievoliscono e un rivestimento di pelle scura ricopre i divani fatti su misura, dagli insoliti e alti schienali per intime conversazioni, confidenze e segreti al riparo da sguardi indiscreti. È una piazza, un punto centrale in cui giacciono tesori da tutto il mondo. Pezzi unici come la sedia in bronzo lucido di Boca de Lobo dal Portogallo, o i dipinti sulle pareti della caffetteria creati da Ara Starck, artista e figlia di Philippe Starck, che strutturano e definiscono lo spazio. Murales artistici che evocano la città, i suoi canali e la sua materia.

«L’idea era quella di creare la materia - ha detto l’artista Ara Starck - una forte ma eterea materia. Una composizione di diverse tonalità per trovare e definire i volumi senza usare linee. Un gioco di luci con i grigi come soli strumenti. Volevo che questa materia fosse un’evocazione di questo corpo, di questa sostanza in cui è racchiusa Venezia. Una materia che apparisse come appaiono gli stessi litorali della laguna veneziana, con il loro intricato nido di canali che creano sinuose e convulse forme uno con l’altro».
Per quanto riguarda il menu, la caffetteria accompagnerà gli ospiti durante la giornata a cominciare dalla colazione, dove una lista di preparazioni di caffè italiano si affiancherà a leggere e colorate preparazioni e ad una pasticceria in cui il burro lascia spazio all’olio d’oliva. Il bancone all’interno della caffetteria accoglierà i visitatori con torte monoporzione e macaron, oltre che con tramezzini gourmet, pizzette ed un cicchetto fritto del giorno. Il menù a pranzo e a cena includerà una vasta scelta di piatti di carne, pesce e verdure, tre tipi di pizza (al forno, al vapore, fritta) e classici
Alajmo come il cappuccino di patate.

«Amo sarà di natura sofisticatamente veneziana caratterizzato da sottili note di ironia - afferma lo chef
Massimiliano Alajmo -. Collocando nell’atrio del Fondaco un ristorante dal cibo colorato, salutare e allegro, la nostra speranza è di avvicinare tra loro i visitatori, creando un senso di convivialità». «Siamo emozionati di collaborare con la famiglia Alajmo e Philippe Starck per poter far vivere agli ospiti del T Fondaco dei Tedeschi un’esperienza gastronomica che incarni l’anima di Venezia - dice
Eleonore de Boysson, presidente regionale del Gruppo Dfs per l’Europa e il Medio Oriente -. Amo è il pezzo finale dello straordinario recupero di questo centro storico di cultura e commercio e siamo certi che i viaggiatori di tutto il mondo ameranno scoprire l’eleganza e l’autenticità di Amo all’interno del T Fondaco dei Tedeschi».
AmoSan Marco 5556 - 30124 Venezia
Tel
0412412823www.alajmo.it/amoamo@alajmo.it