La prossima domenica 22 novembre sarà l’ultimo giorno di lavoro per i due titolari e i sette dipendenti del ristorante-albergo “Il Gourmet” di Bergamo Alta, in posizione panoramica all’inizio di via San Vigilio. Albergo e ristorante cesseranno l’attività con l’attuale gestione, che dura da diversi anni e che fa capo a una società formata da Giovanni Cornacchia e dalla moglie Rossana Biasion, i quali non parlano volentieri della decisione che hanno preso, sia pure a malincuore, ma si trincerano dietro un generico “motivi personali”.
«Vogliamo tramite Italia a Tavola - chiedono invece - ringraziare i nostri collaboratori e fornitori, nonché i numerosi clienti che ci hanno seguito in questi anni. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma purtroppo la rinuncia a continuare è diventata inevitabile. A dicembre chiuderemo la società e in seguito cominceremo ad analizzare altre prospettive di lavoro, da soli o in società con persone che conoscono il settore e vogliono impegnarsi».
Non sembra dunque un addio alla ristorazione, ma solo un arrivederci, anche perché i coniugi Cornacchia - ancora piuttosto giovani - hanno dimostrato sempre di amare il loro lavoro e di impegnarsi al massimo. La storia de “Il Goumet” è lunga, avendo la struttura superato il secolo di vita. L’edificio fu costruito all’inizio del secolo scorso con il nome di San Pellegrino, poi cambiato in “Il Gourmet”. Un ampio parcheggio privato, una vasta terrazza panoramica, garage, undici camere dell’albergo 3 stelle. Sicuramente per decenni è stata una delle strutture migliori in città, dove si svolgevano anche matrimoni e feste. Una svolta avvenne nel 1979, quando l’edificio fu preso in gestione da Tino Fontana, allora stimatissimo manager della ristorazione, con locali a Bergamo, Milano, Principato di Monaco, New York e Mosca.
Molti ricordano che il suo biglietto da visita era scritto anche sul retro, perché la facciata non bastava a contenere l’elenco di tutti i suoi locali. Fontana ristrutturò il complesso, affidandone quasi subito la gestione a un suo fedelissimo direttore di sala, Aldo Beretta. Giovanni Cornacchia, che pure lavorava per Tino Fontana, arrivò al Gourmet nel 1988 come dipendente. Si dimostrò così professionale che Beretta nel 1994 lo volle in società. Successivamente Beretta lasciò l’intera società ai coniugi Cornacchia. Cosa succederà del “Gourmet” dopo l’abbandono degli attuali gestori?
Nella foto, da sinistra (seduti): Aldo Beretta e la moglie Lucia, (in piedi) Rossana e Gianni Cornacchia
Il dottor Carlo Jannone è il commercialista che cura gli interessi della proprietà dello stabile, la società “Ivanna”. «Appena i locali saranno lasciati liberi - afferma Jannone - la proprietà ha intenzione di procedere a una generale sistemazione di tutto il complesso, compresi gli arredi, che in parte saranno sostituiti. Un ammodernamento generale che durerà alcuni mesi. Verrà anche abbellito e sistemato il giardino che corre lungo la funicolare per San Vigilio. Posso anticipare che un nuovo gestore è già stato individuato e che l’accordo fissato prevede il suo inizio di attività con il mese di giugno 2016. Ovviamente per ora non posso fare nomi e il nuovo gestore rimane top secret».
Il Gourmet
Via S. Vigilio, 1 - 24129 Bergamo
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