Daniele Pescatore al Sina Villa Medici

Daniele Pescatore torna sulle scene fiorentine e lo fa in grande stile, aprendo il Ristorante Da' Pescatore in un palcoscenico come è quello dell'Hotel Sina Villa Medici Autograph Collection.

Il cuoco partenopeo ha scelto Villa Medici come contesto di livello per proseguire la sua carriera, iniziata in piazza del Carmine, dove aveva già raccolto diversi consensi. Protagonista ora in tavola al Sina di Firenze sarà la sua cucina di pesce.



Oltre al Da' Pescatore, il cuoco curerà tutta l'offerta food&beverage dell'hotel, pronta ad aprire le porte ad ulteriori novità, e l'area banqueting.

«L'unica cosa che è realmente cambiata dalla mia ultima esperienza, in piazza del Carmine - ha detto Daniele Pescatore - è la location. Il nome, lo staff, il menu, ma soprattutto i miei piatti forti sono rimasti gli stessi. Anche io sono ancora lo stesso, ma più sicuro e consapevole del mio potenziale, grazie a questo importante cambiamento e al rapporto che si è instaurato con la proprietà. Volevo una struttura di alto livello in centro città, esclusiva e al tempo stesso facilmente raggiungibile: all’Hotel Sina Villa Medici posso dire di averla finalmente trovata».



«Ambivo a portare il mio ristorante all'interno di un hotel 5 stelle - prosegue il cuoco - e l’incontro con proprietari del Gruppo Sina Hotels, Bernabò Bocca e la sorella Matilde Bocca Salvo, è stato decisivo. Dopo aver degustato i miei piatti si è subito creata la giusta sintonia. Il ristorante è proprio ciò che cercavo, un contesto adeguato alla mia cucina. Ogni volta che attraverso la veranda a bordo piscina mi sembra di sognare a occhi aperti, ho l’impressione che la mia Napoli si sia trasferita a Firenze! Al mio fianco in questa nuova avventura ho la mia brigata: un gruppo coeso di persone fidate, grazie alle quali posso concentrarmi totalmente sulla cucina e sui miei ospiti».

Il menu rimane centrato sull'ingrediente pesce, che verrà declinato in diverse portate, con cotture rapide e accostamenti bilanciati, tra piatti classici e proposte più audaci. Non ci sarà la classica suddivisione tra antipasti, primi e secondi, solo, come nello stile del cuoco, la materia prima sarà protagonista, e con essa la cottura con cui viene proposta. Piccola chicca, tre piatti fuori carta dedicati alla manzetta prussiana: tartare, genovese e bistecca alla brace. I menu degustazione saranno due, rispettivamente da 5 e da 7 portate, ideate per lasciare al cuoco la possibilità di esprimere tutto il suo estro.



«I miei piatti sono senza alcun dubbio frutto di ricerca e sperimentazione - ha ribadito Pescatore - di ore passate con la mia brigata a provare e riprovare per ottenere il massimo risultato. In questo le esperienze all'Albereta da Gualtiero Marchesi e da Ferran Adrià a El Bulli, sono state indispensabili. Da buon napoletano credo che la semplicità e il gusto siano i fondamenti di una grande cucina, così come la leggerezza e l'eleganza, proprio per questo cerco di esaltare al massimo la materia prima protagonista del piatto senza mortificarla con cotture eccessive o con accostamenti azzardati e non perfettamente calibrati. La mia è una cucina d'impatto, di gusto, pur rimanendo sempre piacevole e armoniosa».

Per informazioni: www.sinahotels.com/sina-villa-medici-firenze