Birra del Borgo prende casa a Roma Abbinata ai piatti e ingrediente nei drink

Birra, birrificio, cucina, cocktail, ricerca, collaborazione. Fermentazioni, storia, innovazione, anfore, produttori, materie prime, abbinamenti. E poi ancora passione, amicizia, esperienza. Mettete insieme tutte queste cose e avrete una prima idea di che cos’è l’Osteria di Birra del Borgo. Nuovissimo locale in zona Prati a Roma, L’Osteria di Birra del Borgo è il risultato dell’esperienza dei suoi protagonisti: Leonardo Di Vicenzo, fondatore di Birra del Borgo, Gabriele Bonci, “il re della pizza al taglio” e Alessandro Procoli del noto locale romano, uno dei punti di riferimento della mixology, The Jerry Thomas Project.



In una parola è l’Osteria, un luogo semplice, di ritrovo, dove poter gustare dei prodotti di altissima qualità, dove è la birra a fare da collante tra forme e suggestioni diverse, birra e cibo, birra e bere miscelato, arte e convivialità. Dove, l’ha sottolineato Gabriele Bonci, «non troverete mai una zucchina fuori posto». Un progetto tanto semplice nella sua essenza, ovvero quello di riscoprire il gusto dei prodotti preparati con materie prime eccellenti, lavorate in maniera etica e inseguendo le stagioni, quanto articolato e del tutto innovativo per il suo voler proporre un’offerta lontana dai canoni tradizionali.

L’Osteria di Birra del Borgo ospita un piccolo (350 litri) impianto, a vista, per la produzione della birra «grazie al quale ci divertiremo a sperimentare nuove ricette - ha raccontato Leonardo Di Vicenzo - che verranno fatte fermentare in anfore (“il biglietto da visita” nella vetrina di via Silla 26a) e tini di legno perché assumano delle connotazioni particolari». Birre che si potranno bere esclusivamente al locale (non verranno distribuite altrove) e che saranno pensate e prodotte in un’ottica decisamente nuova, ovvero per valorizzare la cucina. Birre che sposeranno la filosofia stagionale dei prodotti della cucina e che grazie ai contenitori di fermentazione, anfore e botti di legno l’abbiamo detto, «avranno quella complessità, quella caratterizzazione differente che serve per interfacciarsi maggiormente con il mondo gastronomico», ha sottolineato Leonardo.



E le sue birre firmate Birre del Borgo sono comunque presenti all’interno del locale, alla spina (20), insieme a birre ospiti provenienti dall’Italia ma non solo, e in bottiglia, con al fianco prodotti originali, non banali, provenienti da piccole e medie realtà selezionate. Sarà dunque la birra “a seguire” il cibo e tutto quello che nasce intorno al cibo è seguito e sviluppato da Gabriele Bonci.

C’è la sua pizza, la stessa di Pizzarium, da gustare per la prima volta seduti a tavola e il pane fatto con il lievito naturale nel Panificio Bonci, ma anche la pasta fresca. Il tutto prodotto a vista. Bonci ha anche pensato e costruito una carta, un “menu atipico”, interamente fondata sul dialogo quotidiano con la terra e con chi la coltiva applicando metodi biodinamici, biologici e permacultura.



L’Osteria di Birra del Borgo sceglierà infatti linguaggi diversi per raccontarsi ma di sicuro la relazione con il territorio e i suoi prodotti non sarà una variabile di poco conto. Sono e saranno infatti le stagioni e la reperibilità degli ingredienti a dettare l’offerta del giorno. La spesa sarà etica oltre che di qualità, basata sul rapporto diretto con contadini e allevatori, e attingerà dai mercati locali e da un orto urbano di circa 4 ettari. La cucina farà sempre riferimento a un modello di ristorazione tradizionale e territoriale, privo di sofisticazioni, conviviale, e sarà fonte di ispirazione per la creazione di nuove birre.

La sfida di un progetto “che reiventa la tradizione” è stata accolta anche da Alessandro Procoli che con il suo noto locale romano Jerry Thomas di Vicolo Cellini si occupa del cocktail bar dell’Osteria di Birra del Borgo. «Cocktail e cucina è un binomio che funziona tantissimo fuori dall’Italia - ha raccontato Alessandro Procoli - e consente una ricerca sull’abbinamento davvero interessantissima. In questa Osteria, come l’abbiamo immaginata noi, con tanti elementi di tradizione ma anche tanta innovazione, una sorta di “upgrade” dell’osteria, con i nostri drink facciamo un ulteriore “upgrade” sulla miscelazione, mettendo la birra in qualcosa dove prima non c’era o se c’è stata l’ha toccata per poco».



Anche in questo caso l’approccio è stato differente dal solito: il punto di partenza sono state le birre di Birra del Borgo, sono state studiate e quindi il Jerry Thomas ha creato dei cocktail ad hoc. «La birra sarà polifunzionale - ci ha quindi spiegato Procoli - a volte potrà essere utilizzata come chiusura finale di un drink, altre volte sarà invece l’elemento fondamentale». Il menu del bere seguirà le stagioni, come la proposta gastronomica, e sarà fortemente rappresentativo della voglia di sperimentare di Birra del Borgo.

Se, come ha detto Leonardo Di Vincenzo «la collaborazione è stata da sempre uno degli elementi rappresentativi del Birrificio Birra del Borgo, perché siamo da sempre convinti che solo così si possa progredire e migliorare», siamo sicuri che questa squadra animata da passione che si basa su solide basi di competenza non potrà che avere successo.

Per informazioni: osteria.birradelborgo.it