Nel cuore del quartiere Prati, a Roma, debutta Carter Oblio, ristorante estemporaneo che propone una cucina che è stata definita del "così è se vi pare", che rifugge binari, previsioni e giudizi. Fatta di estro, gioco, sapori, flussi e godibilità.

L'atmosfera "nordica" di Carter Oblio
Tutto nasce dalla filosofia dello spazioIl concept di Carter Oblio già nasceva in realtà come una filosofia dello spazio. L'idea era creare una
comfort zone molto essenziale dove il cliente potesse concentrarsi sulla sua esperienza degustativa. E l'obiettivo è stato centrato. Bravi artigiani hanno supportato questa idea di ristorazione in cui a farla da padroni sono i materiali (e in cucina le materie prime) di pregio.
Legno, ferro, vetro lavorati a mano. Forme rigide. Distanze ampie che permettano a ogni tavolo di vivere la propria "storia". L’epoca di emergenza che stiamo vivendo ha infatti permesso di plasmare Carter Oblio fisicamente sulle esigenze del cliente oggi. Di concepire un progetto non solo bello, ma anche
sicuro.
Ciro Alberto Cucciniello
Carter Oblio nasce come anagramma dei due nomi dello
chef Ciro Alberto Cucciniello. Un progetto identitario. Laureato in economia, Cucciniello ha esordito nell'equipe di Scabin e si è consolidato in anni di guida della brigata romana di Settembrini e nel corso di varie esperienze all'estero. Poi la voglia di creare
una cucina che miscelasse le contaminazioni con il territorio secondo estro, estemporaneità, stagionalità,
esaltazione del gusto.
Due menu: stagionale e in evoluzione quotidianaCarter Oblio offre due menù. Uno dall'impronta più stagionale (comunque molto flessibile) e uno in continua evoluzione, in pratica giornaliero, che rincorre a vista il costante reperimento delle materie prime. Con un occhio puntato sulle
eccellenze territoriali della nativa
Irpinia, come per l'olio di Ravece, i tartufi, i vini. Una linea di cucina in cui le
fermentazioni e le
affumicature sono molto presenti. Ai clienti viene proposto un
tagliere dei pani che annovera una selezione di impasti con lievito madre che spaziano dalle miscele con cacao amaro e noci e quelle con farina affumicata. In allestimento anche un tagliere di
salumi artigianali, preparati e stagionati in casa. Ogni preparazione è artigianale in ciascuna fase della filiera.
Sgombro a beccafico
Tra le etichette di Carter Oblio padroneggiano
i vini di Luigi Tecce, che affondano le radici in Irpinia. Le complessità aromatiche del pluripremiato
Taurasi Poliphemo, Aglianico in purezza, risalgono le pendici di una storia familiare. La storia di un figlio che eredita l'azienda paterna e si reinventa viticoltore per non spezzare il ricordo.