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Un ristorante nell'antica ghiacciaia Così rivive un'antica villa veneta

Nel Trevigiano un complesso intervento di recupero e ampliamento architettonico ha ridato vita, con una nuova funzione, a quella che è stata una ghiacciaia di una villa nobiliare e un deposito di munizioni.

 
06 febbraio 2020 | 12:35

Un ristorante nell'antica ghiacciaia Così rivive un'antica villa veneta

Nel Trevigiano un complesso intervento di recupero e ampliamento architettonico ha ridato vita, con una nuova funzione, a quella che è stata una ghiacciaia di una villa nobiliare e un deposito di munizioni.

06 febbraio 2020 | 12:35
 

A Pederobba, in provincia di Treviso, la ghiacciaia di una villa nobiliare, divenuta un deposito di munizioni durante la Grande Guerra e infine chiusa dai coltivatori locali intorno agli anni ’50 oggi è stata trasformata in ristorante. La Ghiacciaia, appunto. Questa rinascita si deve allo studio di Architettura Mao Architects di Pieve di Soligo (Tv) che ha elaborato un complesso progetto di recupero dell’esistente che, affiancato a un nuovo intervento, ne ha amplificato le specificità naturali.

Un interno del locale (La Ghiacciaia, un ristorante che fa rivivere il passato)

Un interno del locale

La comunicazione tra passato e presente è centrale in questo progetto. Così come gli esterni, anche gli interni de La Ghiacciaia sono il risultato di un’attenta scelta di geometrie e materiali, in linea con il dna di questo luogo: cemento, vetro, acciaio, argilla di Possagno e pietra locale si legano in un’armonia collettiva. Lo spazio è curato ed elegante, adornato con elementi e richiami estetici studiati nel dettaglio. La sequenza in cui sono disposte le sale trasporta l’ospite ogni volta in una nuova dimensione, ma sempre seguendo un progetto coerente e armonioso che racconta il passato del luogo attraverso una sapiente reinterpretazione architettonica.

L’entrata al ristorante viene raggiunta tramite il passaggio attraverso quella che era conosciuta come la grotta, un antro illuminato da luci a terra e che conduce nel cuore sotterraneo del “brochen”, l’antica ghiacciaia di fine ‘600. Qui la caratteristica geometria dello spazio è ammirabile interamente grazie ai due livelli di pavimento in vetro. Dalla ghiacciaia si arriva poi al bunker, caratterizzato da spessi muri in cemento armato, e successivamente alla nuova e moderna struttura, che contrasta con i materiali preesistenti, alleggerendoli e donando ariosità.

Il ristorante visto da fuori (La Ghiacciaia, un ristorante che fa rivivere il passato)
Il ristorante visto da fuori

La cucina a vista è affiancata alla corte verde che, grazie alle pareti di vetro, comunica con l’ampia sala lounge illuminandola. Questo giardino interrato si ispira ai giardini d’inverno delle ville ottocentesche e diviene il baricentro dell’edificio. Il legame con l’esterno è completato con uno spazio panoramico sulle vigne su cui si sviluppa il dehors. Si tratta dell’antica orangerie, ricostruita sotto forma di tettoia, le cui colonne ammiccano nella loro forma ai tralci dei vitigni.

Per informazioni: www.maoarchitects.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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