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Cena al Castello di Otocec scrigno sloveno da "piatto Michelin"

Il giovane cuoco Nejc Ban esalta i sapori della sua terra, abbinando ai piatti tipici locali i vini del territorio. In Slovenia boom di turisti tra luglio e agosto grazie al bonus vacanze del Governo.

di Liliana Savioli
 
24 agosto 2020 | 06:50

Cena al Castello di Otocec scrigno sloveno da "piatto Michelin"

Il giovane cuoco Nejc Ban esalta i sapori della sua terra, abbinando ai piatti tipici locali i vini del territorio. In Slovenia boom di turisti tra luglio e agosto grazie al bonus vacanze del Governo.

di Liliana Savioli
24 agosto 2020 | 06:50
 

Il governo sloveno ha investito grosse somme di denaro per incentivare il turismo interno.  Nel terzo maxipacchetto per sostenere l’economia del Paese, ha istituito i voucher turistici: 200 euro per adulto e 50 euro per bambino, che potranno essere spesi in qualsiasi realtà ricettiva, basta presentare la carta d’identità che comprova la residenza nella Repubblica Slovena. Per 2 milioni di sloveni sono stati stanziati quasi 360 milioni di euro, di cui oltre 50 milioni già spesi. Si tratta di un grosso aiuto per i camping, bed & breakfast, pensioni fino agli alberghi a 5 stelle. I turisti sloveni hanno rappresentato a luglio e nella prima parte di agosto una quota compresa fra il 70 e il 75% dell'intero flusso turistico.

Il petto d'anatra con la pera - Cena al Castello di Otocec scrigno sloveno da piatto Michelin

Il petto d'anatra con la pera

Il settore ricettivo ha visto una flessione nel numero dei visitatori di circa un terzo rispetto alla stagione estiva del 2019. Un altro importante investimento è stato l’accordo con la “rossa” Michelin. Si vocifera di una cifra di un milione di euro, spesa dal governo, per avere gli ispettori della più famosa guida gastronomica europea ospiti nei ristoranti sloveni. Una pioggia di stelle ma non solo, anche di forchette e di piatti. Infatti le recensioni non si limitano alle eccellenze massime ma vengono, come in ogni parte al mondo, segnalati anche strutture di ottima qualità con cibi e accoglienza ad alto livello.



Uno di questi, a ricevere “il piatto Michelin” è il Castello di Otocec vicino a Novo Mesto. Gli ispettori hanno lo definiscono “Castello di origini medievali che dopo una storia tanto lunga e travagliata è giunto - fino a noi - come uno scrigno di rara bellezza e tranquillità. In questo contesto la cucina segue la stagionalità dei prodotti e l'estro del personale di cucina, proponendo piatti gustosi e generosi.”

Il tentacolo di polpo grigliato su crema di carote, piselli novelli e caviale al limone -Cena al Castello di Otocec scrigno sloveno da piatto Michelin
Il tentacolo di polpo grigliato su crema di carote, piselli novelli e caviale al limone

L'unico castello d'acqua sloveno, menzionato per la prima volta nella metà del XIII secolo, è un monumento culturale di importanza nazionale di proprietà dello stato e dato in concessione alla Società Krka, la più grande industria farmacologica slovena. Dieci anni fa, è stato sottoposto a una ristrutturazione, con un investimento di circa 6 milioni di euro, ed è diventato un boutique hotel a 5 stelle ed è stato inserito nella famiglia internazionale delle residenze alberghiere Relais & Châteaux. Quello che anticamente era il punto di sosta nel viaggio da Lubiana a Belgrado e ritornato al suo ruolo. Una sosta piacevole, in mezzo al fiume, per ritemprare palato e spirito.

Per il palato ci pensa il giovane chef Nejc Ban, da poco papà, che ha svolto quasi tutta la sua attività lavorativa all’interno di questa struttura attingendo dagli insegnamenti degli chef che sono succeduti. Ora la cucina la gestisce lui, a neanche 30 anni, con uno staff importante. Una cucina che si basa sui prodotti della campagna che viene coltivata a pochi metri dal castello, modernizzando antiche ricette di cui la Dolenjska (la regione in cui si trova) è ricca. Piatti dai gusti decisi, stagionali, netti e con carattere, piatti contadini come gli abitanti di quelle verdi colline. A prezzi più che abbordabili. Un menu degustazione di 5 portate costa 36 euro (bevande escluse). Ovviamente c’è la possibilità di abbinare ad ogni piatto un bicchiere di vino e possiamo garantire che le scelte sono oculate e di grande qualità, tutti vini sloveni ma ricercando specialmente piccole realtà in crescita. Serviti con i guanti bianchi, per davvero. Ottima la posateria e la mise en place.

Lombata di vitello con i topinambur in 3 consistenze e fiori di zucchinaCena al Castello di Otocec scrigno sloveno da piatto Michelin
Lombata di vitello con i topinambur in 3 consistenze e fiori di zucchina

Si inizia con Petto d'anatra cotto a bassa temperatura, pera in quattro consistenze: in paté e in sorbetto e disidratata e in confettura, maionese al tartufo e qualche scaglietta di tartufo estivo tanto per gradire. Una piccola coccola per stuzzicare il palato con consistenze, dolcezze e aromaticità che fanno ballare la rumba ai nostri sensi. Il tutto aiutato, a ballare, dalle esplosive bollicine del metodo classico Gourmet Rose di Istenic del 2016. Uno dei migliori spumantisti sloveni con l’azienda a poche decine di chilometri dal castello. Si continua con la tradizione. Alla sera è d’obbligo la zuppa o una crema di verdure. C’erano degli ottimi cavolfiori a disposizione ed ecco allora una vellutata di cavolfiore dell’orto con panna acida fatta in casa. Del prezzemolo e un filo di olio di zucca completano questo piatto delicato ma nel contempo golosissimo.

Ottimo l’abbinamento con lo Zeleni Silvanec (silvaner verde) di Frelih del 2017. Una piccola azienda di 4,5 ettari a St Rupert, circa 30 chilometri dal castello, che fa una macerazione di 2 giorni e riposa 6 mesi sulle fecce fini in barrique francesi. Un vino che ci ha ammaliato e che ci ha costretto ad andare a conoscere meglio visitando la cantina il giorno dopo.

Crostata di frutta con la crema di vaniglia - Cena al Castello di Otocec scrigno sloveno da piatto Michelin
Crostata di frutta con la crema di vaniglia

Ma ecco che arriva la pietanza di mare. Un tentacolo di polpo grigliato su crema di carote, piselli novelli e caviale al limone. Il polpo si scioglie letteralmente in bocca e facendo esplodere le sfere di limone ci ha fatto pensare ai fuochi d’artificio. Perfetto con la Rebula 2018 di Blazic. Qui ci allontaniamo di quasi 200 chilometri. Siamo in Goriška Brda, il Collio Sloveno nelle vicinanze di Gorizia. Una bella macerazione di 3 giorni e poi in bottiglia. Fresca e allegra questa Ribolla con una bevibilità assoluta. Eccola la portata principale, una Lombata di vitello con i topinambur in 3 consistenze e fiori di zucchina. Una carne morbidissima ma nello stesso tempo consistente che viene avvolta dalle verdure molto ben preparate. E con lui arriva il terrano di Joško Rencel del 2008 dal Kras (Carso Sloveno). Da Dutovlje la culla del terrano Sloveno. Un nettare che ha soggiornato parecchio in botte grande per poi affinarsi in bottiglia. Abbinamento azzeccassimo come quello del Rumeni Muskat di Prus con la semplice ma emozionante Crostata di frutta con la crema di vaniglia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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