Pietro De Padova, presidente provinciale di Cia Due Mari (Taranto-Brindisi), e Raffaele Carrabba, presidente regionale di Cia (Confederazione italiana agricoltori) della Puglia, hanno inviato una lettera-appello al ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova e all'assessore regionale Donato Pentassuglia: «In provincia di Taranto - riporta il testo della lettera - decine di produttori hanno deciso di lasciare sulle piante centinaia di quintali di agrumi che non saranno raccolti. La situazione del comparto agrumicolo è peggiorata a causa di una serie di fattori sfavorevoli, primo tra tutti l'andamento meteorologico».

«I produttori - prosegue la lettera - stanno lasciando sul campo centinaia e centinaia di quintali di agrumi che restano invenduti. Oltre agli esborsi per la manodopera, differenti fattori hanno determinato costi crescenti per le anticipazioni colturali, un incremento dei costi fissi e per i mutui. I prodotti, però, non hanno trovato sbocco sul mercato e restano sulle piante, invenduti e nemmeno raccolti».
I dirigenti di Cia Agricoltori parlano di «uno scenario drammatico e desolante. Le immagini che arrivano dai campi sono sconcertanti. In tutta questa situazione, il comparto agrumicolo è rimasto uno degli esclusi dagli aiuti concessi dallo Stato ai settori più penalizzati della pandemia, esclusi fra gli altri dagli esoneri contributivi previdenziali. A questa situazione va posto rimedio».