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La sicurezza prima di tutto: un nuovo protocollo per la ristorazione

Nel comparto della ristorazione cresce l'attenzione per sicurezza e rispetto sul lavoro grazie a un accordo tra Polizia di Stato, Fipe Gdi e Apci, volto a prevenire la violenza di genere nei pubblici esercizi [...]

 
10 febbraio 2025 | 14:59

La sicurezza prima di tutto: un nuovo protocollo per la ristorazione

Nel comparto della ristorazione cresce l'attenzione per sicurezza e rispetto sul lavoro grazie a un accordo tra Polizia di Stato, Fipe Gdi e Apci, volto a prevenire la violenza di genere nei pubblici esercizi [...]

10 febbraio 2025 | 14:59
 

Nel mondo della ristorazione, l'attenzione non si concentra solo sulla qualità dei piatti e sul servizio impeccabile, ma anche sulla sicurezza e il rispetto all'interno dei luoghi di lavoro. Un tema che oggi assume una nuova rilevanza grazie all'accordo siglato tra la Polizia di Stato, il Gruppo donne imprenditrici di Fipe (Fipe Gdi) e l'Associazione professionale cuochi italiani (Apci). L'obiettivo? Rafforzare la cultura della sicurezza e della tutela delle persone nei pubblici esercizi, con particolare attenzione alla prevenzione della violenza di genere.

La sicurezza prima di tutto: un nuovo protocollo per la ristorazione

Ristorazione sicura: Polizia, Fipe e Apci insieme per la tutela nei luoghi di lavoro

L'intesa, firmata alla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, ha visto protagonisti il prefetto Alessandro Giuliano, Valentina Picca Bianchi, presidente di Fipe Gdi, e Sonia Re, direttrice di Apci. Il protocollo si inserisce in un quadro più ampio di iniziative promosse dalla Polizia di Stato per sensibilizzare e formare imprenditori e operatori del comparto, con il coinvolgimento diretto degli esperti delle forze dell'ordine. Una delle principali novità dell'accordo è il potenziamento del progetto #SicurezzaVera, che ha già raggiunto 32 città italiane e ha visto la realizzazione di programmi formativi in 12 di queste, tra cui Trento, che ha ospitato ben tre incontri. La formazione diventa così un pilastro fondamentale per diffondere maggiore consapevolezza e prevenire situazioni di rischio all'interno dei locali pubblici. Tra gli strumenti chiave promossi dal protocollo c'è anche l'app YouPol, sviluppata dalla Polizia di Stato per consentire ai cittadini di segnalare episodi di violenza direttamente alle autorità. Una risorsa utile, che si affianca alle attività di sensibilizzazione previste per il prossimo biennio, periodo di validità dell'accordo, durante il quale saranno organizzati incontri periodici per monitorare i progressi e sviluppare nuove strategie d'intervento.

Valentina Picca Bianchi, presidente di Fipe Gdi, ha sottolineato l'importanza di questo passo avanti nel garantire ambienti di lavoro più sicuri e rispettosi: «La firma di questo protocollo rappresenta un passo significativo nel percorso di sensibilizzazione e tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nella ristorazione e nell'ospitalità. La cultura di genere e il rispetto delle persone devono essere principi fondanti delle nostre imprese, ed è nostro dovere, come rappresentanti del settore, promuovere ambienti sempre più sicuri, inclusivi e rispettosi. Il protocollo è un tassello fondamentale di una rete di prevenzione e sensibilizzazione sempre più ampia, che mira a rendere i pubblici esercizi non solo luoghi di lavoro, ma anche spazi sicuri per tutti. È un'alleanza strategica tra istituzioni e mondo dell'impresa, che testimonia come il cambiamento culturale passi anche attraverso il nostro settore. Sono orgogliosa di poter dare il mio contributo affinché si affermi un modello di impresa responsabile, attenta al benessere delle persone e capace di fare la differenza nella società».

Sul valore di questa iniziativa si è espressa anche Sonia Re, direttrice di Apci, evidenziando il ruolo dei cuochi nella diffusione di una cultura del rispetto all'interno delle brigate di cucina: «Come Apci, siamo orgogliosi di essere parte di questo protocollo, che non è solo un impegno formale, ma un passo concreto per rendere il nostro settore più sicuro, consapevole e inclusivo. La nostra associazione si impegna da sempre nella tutela e nella crescita della professione, mettendo al primo posto il rispetto del singolo all'interno della brigata di un ristorante, perché dal rispetto parte ogni forma di sicurezza. I cuochi non sono solo professionisti della cucina: sono punti di riferimento nei loro ambienti di lavoro, leader nelle brigate e ambasciatori di valori che vanno oltre il piatto. La loro formazione e sensibilizzazione su temi come la sicurezza e la cultura di genere può fare la differenza. Attraverso questa collaborazione con la Polizia di Stato e Fipe, vogliamo offrire ai cuochi strumenti concreti per riconoscere e prevenire situazioni di rischio, contribuendo a un cambiamento culturale che parte proprio dalle nostre cucine».

L'accordo rappresenta quindi un passo avanti significativo nella creazione di un ambiente di lavoro più sicuro e consapevole, dimostrando come la collaborazione tra istituzioni e settore privato possa generare un impatto positivo e concreto. Nei prossimi due anni, il monitoraggio costante e gli aggiornamenti periodici sulle iniziative messe in campo saranno fondamentali per garantire che il cambiamento non resti sulla carta, ma si traduca in azioni efficaci per tutta la comunità della ristorazione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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