Nel 2024, ben 34,6 milioni di persone nel mondo hanno scelto di salire a bordo di una nave da crociera. Una cifra mai raggiunta prima, che segna il record assoluto per il comparto, con una crescita che sembra destinata a proseguire: secondo Clia, l'associazione internazionale delle compagnie da crociera, nel 2025 si punta a quota 37,7 milioni. L'Italia, con 1,15 milioni di crocieristi, consolida il suo ruolo chiave nel Mediterraneo e in Europa, mentre l'intero comparto continua a rinnovarsi grazie a nuove navi, itinerari alternativi e soluzioni capaci di attrarre anche chi non ha mai provato questa formula di viaggio.

Crociere, il 2024 chiude con 34,6 milioni di passeggeri
I dati arrivano dal report annuale “State of the Cruise Industry”, diffuso il 19 maggio a Roma, e confermano il momento positivo di un settore che negli ultimi anni ha saputo reagire, trasformarsi e conquistare nuove fasce di pubblico. Lo dimostra un dato su tutti: per circa un terzo dei passeggeri (31%) saliti a bordo negli ultimi due anni, si è trattato della prima crociera. Un segnale chiaro del potenziale ancora inespresso di questo segmento di turismo, che oggi vale 168,6 miliardi di dollari a livello globale, di cui ben 55 miliardi in Europa e 16 in Italia, secondo i dati aggiornati al 2023. Guardando all'Italia, il numero di crocieristi è cresciuto del 28% rispetto al 2019, passando da 900mila a 1 milione e 150mila. La destinazione preferita dai viaggiatori italiani resta il Mediterraneo, scelta dall'84% dei passeggeri, seguito dai Caraibi (5,4%) e dal Nord Europa (5,1%). Anche il profilo demografico dei crocieristi si sta modificando: l'età media è scesa da 43,2 anni a 42, segno che il mercato si sta ringiovanendo, pur mantenendo la capacità di attrarre gruppi multigenerazionali. Un crocierista su tre, infatti, viaggia con due o più generazioni, e nel 28% dei casi si tratta addirittura di tre generazioni insieme.
Sul fronte dell'esperienza, i dati Clia raccontano di una forte fidelizzazione: più di 4 passeggeri su 5 (89%) intendono tornare a bordo, con un entusiasmo particolarmente marcato tra i Millennial, attratti dalla varietà dell'offerta e dalla possibilità di vivere una vacanza strutturata ma flessibile, adatta a gusti ed esigenze diverse. Anche chi non ha mai fatto una crociera mostra un'apertura crescente: il 66% dei “non-cruiser” si dice interessato a provarla in futuro. Un altro elemento su cui punta il comparto è la programmazione. Le compagnie pianificano gli itinerari con almeno due anni di anticipo, e i viaggiatori tendono a prenotare con largo anticipo rispetto alla partenza. Un'organizzazione che consente una gestione più sostenibile dei flussi turistici, favorendo una migliore distribuzione delle presenze nelle destinazioni toccate dalle navi. Non a caso, il 69% dei crocieristi sceglie di pernottare almeno una notte in hotel prima o dopo la partenza, e circa la metà dichiara di voler tornare in autonomia in una delle località visitate durante la crociera. Un impatto che si riflette direttamente sulle economie locali, ampliando i benefici ben oltre il semplice scalo.
Sul fronte dell'innovazione, la direzione è sempre più orientata verso la sostenibilità. Oltre il 61% della flotta globale Clia è oggi equipaggiata per connettersi all'alimentazione elettrica da terra, con l'obiettivo di raggiungere il 72% entro il 2028. Inoltre, le compagnie stanno investendo in tecnologie di propulsione adattabili all'uso di combustibili a basse o zero emissioni nette, in attesa che tali soluzioni diventino disponibili su larga scala. «Le crociere continuano ad essere uno dei settori più dinamici del turismo. La nostra capacità di attrarre nuovi clienti, di soddisfare gruppi multigenerazionali e di offrire un'ampia gamma di esperienze sottolinea la vitalità del comparto. Ci impegniamo per l'innovazione e la sostenibilità e per far sì che la crociera sia la scelta responsabile per i vacanzieri che vogliono vivere il mondo - dice Francesco Galietti, direttore di Clia Italia - e lavoriamo costantemente con le destinazioni per innovare l'offerta, per una corretta pianificazione dei flussi, per adeguare le nostre proposte».