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Prezzi di mais e cacao: andamento opposto tra Usa, Europa e Africa

Il cacao rimbalza a Londra dopo mesi di calo, spinto da scorte ridotte e raccolti africani incerti, mentre il mais segna ribassi record negli Usa e rialzi in Europa a causa di clima e deficit produttivo [...]

 
16 agosto 2025 | 11:44

Prezzi di mais e cacao: andamento opposto tra Usa, Europa e Africa

Il cacao rimbalza a Londra dopo mesi di calo, spinto da scorte ridotte e raccolti africani incerti, mentre il mais segna ribassi record negli Usa e rialzi in Europa a causa di clima e deficit produttivo [...]

16 agosto 2025 | 11:44
 

Dopo settimane di oscillazioni, i mercati del cacao e del mais mostrano dinamiche opposte ma ugualmente significative. A Londra il prezzo della fava di cacao, crollato del 38% tra metà maggio e metà luglio, è tornato a salire con un rimbalzo superiore al 20%. Negli Stati Uniti, invece, il mais continua a perdere terreno, -5,5% a luglio rispetto a giugno, mentre in Europa i listini corrono al rialzo, spinti da preoccupazioni per i raccolti e condizioni climatiche difficili.

Prezzi di mais e cacao: andamento opposto tra Usa Europa e Africa

Cacao e mais, mercati in direzioni opposte

Secondo Areté - la società bolognese di consulenza leader in Italia per l'analisi e le previsioni sui mercati agrifood - il cacao resta al centro di forti tensioni. Il rallentamento della domanda, segnalato dal calo delle trasformazioni nel secondo trimestre in Ue, Usa e Asia, non basta a frenare i prezzi, perché il mercato deve fare i conti con stock bassi e un'offerta ridotta. L'incertezza legata ai main-crop africani 2025/26 resta il nodo cruciale.

Gli arrivi nei porti della Costa d'Avorio, primo produttore mondiale, continuano a registrare rallentamenti, e il vantaggio rispetto alla scorsa campagna si assottiglia. Dal 1° ottobre al 27 luglio il cumulato resta in positivo, +6% rispetto allo stesso periodo precedente, ma con un trend in calo rispetto a metà febbraio (+20%) e al picco di inizio dicembre (+34%). Intanto, gli stock certificati di borsa, dopo cinque mesi consecutivi di crescita, a luglio si sono fermati. Le condizioni climatiche non aiutano: in Costa d'Avorio e Ghana le piogge restano sotto la media e, insieme alle alte temperature, rischiano di compromettere lo sviluppo dei raccolti principali, attesi da ottobre.

Sul fronte mais, la fotografia è diversa a seconda del mercato. Negli Stati Uniti le prospettive di un raccolto record per la campagna 2025/26 hanno spinto le quotazioni verso il basso. Il Dipartimento di Agricoltura statunitense ha rivisto le stime al rialzo di 26 milioni di tonnellate, portandole a 425 milioni complessivi. In Europa, invece, luglio ha segnato aumenti significativi: +6,9% su Euronext, +8,2% sul contratto 103 a Bologna e +5% per il mais ad uso alimentare su Milano.

La ragione sta nelle condizioni climatiche dell'Est Europa, dove per il secondo anno consecutivo si registra un deficit idrico accompagnato da temperature elevate, con effetti negativi sulle coltivazioni primaverili. La Commissione europea e lo stesso Dipartimento di Agricoltura Usa hanno già rivisto al ribasso le stime produttive europee per il 2025/26, portandole rispettivamente a 60 e 58 milioni di tonnellate, con tagli di 4,5 e 2 milioni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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