La polizia di Stato di Como, dopo numerose segnalazioni arrivate anche dagli uffici di polizia della provincia, ha completato l’iter amministrativo per la sospensione delle licenze di tre locali pubblici nella zona di confine tra Bizzarone e Faloppio. I provvedimenti, firmati dal questore Marco Calì, arrivano al termine di un’attività di monitoraggio durata diversi mesi.

Operazione di polizia: sospese licenze a tre locali tra Bizzarone e Faloppio
Il ruolo dei proprietari e le indagini
Le proposte di sospensione sono state avanzate dai carabinieri di Faloppio, che hanno documentato violazioni, carenze gestionali e reati avvenuti nei locali. Secondo quanto emerso, la conduzione era spesso complice e partecipativa rispetto al comportamento abituale della clientela, composta in larga parte da persone con precedenti.
In più occasioni, i titolari stessi - anch’essi con precedenti penali o di polizia - avrebbero preso parte a litigi e risse, tollerando schiamazzi fino a tarda notte e favorendo attività di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti sia all’interno sia all’esterno dei bar. «Non si trattava soltanto di episodi isolati» - spiegano i rapporti dei militari - «ma di un contesto di gestione che non garantiva in alcun modo l’ordine pubblico».
I provvedimenti del Questore
Sulla base degli atti raccolti, la divisione polizia amministrativa e di sicurezza della questura di Como ha predisposto tre distinti provvedimenti, poi firmati dal questore Calì. Le sospensioni sono state così definite: 10 giorni per un bar di via Milano a Bizzarone, 7 giorni per un locale di via Monte Cervino e 15 giorni per un altro bar di via Vittorio Veneto a Faloppio.
Questa mattina gli agenti della questura, insieme ai carabinieri di Faloppio, hanno dato esecuzione alle misure, con l’obiettivo di riportare ordine e sicurezza pubblica nella zona.