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domenica 14 dicembre 2025  | aggiornato alle 21:56 | 116318 articoli pubblicati

Il Rome Cavalieri, hotel cinque stelle della Capitale, ha un nuovo general manager

Si chiama William Fisher e porta al Rome Cavalieri un bagaglio costruito tra Europa e Asia, dove ha guidato aperture, ristrutturazioni e team complessi nei mercati più dinamici dell’hotellerie internazionale

 
01 dicembre 2025 | 12:48

Il Rome Cavalieri, hotel cinque stelle della Capitale, ha un nuovo general manager

Si chiama William Fisher e porta al Rome Cavalieri un bagaglio costruito tra Europa e Asia, dove ha guidato aperture, ristrutturazioni e team complessi nei mercati più dinamici dell’hotellerie internazionale

01 dicembre 2025 | 12:48
 

Il Rome Cavalieri, uno degli hotel cinque stelle più conosciuti di Roma, cambia guida e affida la direzione generale a William Fisher. Il suo arrivo segna un passaggio importante per un hotel che negli anni ha saputo costruirsi un’identità forte, ma che oggi si muove in un panorama del turismo molto diverso, fatto di viaggiatori più attenti, richieste nuove e un’idea di ospitalità che deve sapersi aggiornare senza perdere profondità. Fisher, con il suo percorso internazionale, entra in questo contesto portando uno sguardo maturo e abituato a leggere i cambiamenti mentre accadono.

Il Rome Cavalieri hotel cinque stelle di Roma ha un nuovo general manager

William Fisher, il nuovo general manager del Rome Cavalieri

La carriera dell’americano è una mappa che tocca Europa e Asia, con tappe in strutture firmate InterContinental, Ritz Carlton, Orient Express e, più di recente, Hilton. Prima di approdare a Roma ha guidato l’Hilton London Metropole in una fase delicata, seguendo un restyling complesso che ha ridisegnato identità e funzionamento dell’hotel. Ma è in Asia che Fisher ha costruito una parte significativa del suo bagaglio: dalla direzione ad interim dell’Hilton Dali Resort & Spa alla gestione dell’apertura dell’Hilton Chengdu nel 2015, fino ai ruoli di area manager nel Sichuan e poi a Shanghai, territori in cui la concorrenza corre veloce e la clientela richiede un livello di servizio sempre aggiornato. Sono anni che lo hanno reso un manager abituato a leggere i mercati in tempo reale e a interpretare il lusso in chiave contemporanea, senza perderne la sostanza.

Laureato alla Loyola University di New Orleans, Fisher arriva al Rome Cavalieri con un approccio operativo molto concreto: ama stare sul campo, parlare con i team e ascoltare ciò che accade nei reparti, convinto che le grandi strategie partano dai dettagli. Il suo stile di leadership ruota attorno alla valorizzazione delle persone e alla costruzione di un clima di lavoro stabile, in cui responsabilità e fiducia siano ingredienti quotidiani. Un metodo che si intreccia con la filosofia dell’albergo, da sempre legata alla cura dell’esperienza ospite e oggi molto più attenta al tema della sostenibilità, non come etichetta, ma come modo di ripensare processi e servizi in relazione a chi viaggia.

Il Rome Cavalieri hotel cinque stelle di Roma ha un nuovo general manager

Una delle suite del Rome Cavalieri

La sostenibilità, per Fisher, ha valore solo quando dialoga con la vita reale dell’hotel. Le sue esperienze in Cina e in Europa gli hanno insegnato che ogni scelta ecologica deve convivere con le aspettative - spesso elevate - dei viaggiatori di fascia alta, che chiedono comfort senza sentirsi costretti dentro modelli rigidi. L’equilibrio tra responsabilità ambientale e nuovi stili di viaggio passa quindi da un lavoro costante su efficienza, formazione e creatività, tre elementi che negli anni lo hanno accompagnato in molti progetti di rinnovamento. Accanto alla parte gestionale c’è poi la dimensione culturale, tema cruciale in un hotel romano che accoglie ogni giorno ospiti provenienti da paesi e abitudini molto diverse. Fisher porta con sé una sensibilità sviluppata vivendo per anni in contesti multiculturali, elemento che gli permette di leggere con attenzione le sfumature che rendono un soggiorno memorabile: un servizio che sappia essere preciso senza diventare rigido, un’ospitalità capace di raccontare la città senza stereotipi, e un rapporto col personale costruito su conversazioni reali e non su formule.

Nel suo primo commento pubblico, Fisher ha voluto sottolineare il valore simbolico del Rome Cavalieri: «Sono onorato di entrare a far parte del Rome Cavalleri, che dal 1963 è testimone della variegata cultura della Città Eterna - ha dichiarato. Non vedo l’ora di condurlo in questo nuovo capitolo della sua storia straordinaria, guidando un team pieno di talento e continuando a portare avanti la tradizione d’eccellenza dell’hotel». Parole che lasciano intuire una miscela tra rispetto per un luogo ricco di storia e la volontà di aprire una nuova stagione. La sfida, ora, è rendere l’hotel sempre più riconoscibile per la sua identità e allo stesso tempo capace di parlare alle generazioni che viaggiano oggi, attente all’estetica quanto alla funzionalità, desiderose di esperienze ma insofferenti alle formalità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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