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Top 100 dei vini rossi italiani Gentleman: il primo Brunello è Poggio al Vento 2016 Col d'Orcia

La classifica somma i voti delle cinque guide di riferimento del vino italiano. Il conte Francesco Marone Cinzano: «L’uscita ritardata è una scelta forte, per esprimere al meglio l’eleganza e le peculiarità del Sangiovese»

 
14 febbraio 2024 | 09:38

Top 100 dei vini rossi italiani Gentleman: il primo Brunello è Poggio al Vento 2016 Col d'Orcia

La classifica somma i voti delle cinque guide di riferimento del vino italiano. Il conte Francesco Marone Cinzano: «L’uscita ritardata è una scelta forte, per esprimere al meglio l’eleganza e le peculiarità del Sangiovese»

14 febbraio 2024 | 09:38
 

Il Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2016 Col d'Orcia conquista l’ottava posizione della “Top 100 dei vini rossi italiani” a cura di “Gentleman” il mensile di Class Editori “per gli uomini che amano la vita”. La classifica somma i voti delle cinque guide di riferimento del vino italiano: Vini d'Italia del Gambero Rosso, I vini di Veronelli, Guida essenziale ai vini d'Italia di Daniele Cernilli, Vitae dell'Associazione Italiana Sommelier, Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier. Con 481 punti, il cru di Col d’Orcia è il primo Brunello, con un’annata, la 2016, che continua a raccogliere consensi anche a distanza di tre anni dal suo arrivo sui mercati, confermando il protagonismo della denominazione italiana più amata al mondo.

Top 100 dei vini rossi italiani Gentleman: il primo Brunello è Poggio al Vento 2016 Col d'Orcia

Il conte Francesco Marone Cinzano mostra il Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2016 di Col d‘Orcia

«Questo risultato, oltre a confermare il Poggio al Vento come una delle migliori Riserve di Brunello di Montalcino, e tra i più grandi vini italiani - commenta il conte Francesco Marone Cinzano, seconda generazione della famiglia alla guida di Col d’Orcia dal 1973 - riporta al centro una caratteristica fondamentale del Sangiovese: la sua capacità d’invecchiamento. Certi vini hanno bisogno di tempo, vanno saputi aspettare, in primis da noi vignaioli. L’uscita ritardata è una scelta forte, ne siamo consapevoli, ma doverosa, perché il Poggio al Vento - prodotto solo nelle migliori annate - dopo l’invecchiamento in grandi botti di rovere, necessita di tre anni di affinamento in bottiglia per esprimere al meglio l’eleganza e le peculiarità del Sangiovese in purezza prodotto a Montalcino».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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