Nel mondo del bere analcolico continua a muoversi qualcosa di interessante, e tra i protagonisti di questa nuova stagione c’è sicuramente Sodamore. L’azienda, nata dall’intuizione dell’attore Luca Argentero, ha iniziato con una soda, poi con una birra e ora fa un passo ulteriore con il lancio di Whitelover, un vino bianco dealcolato pensato per chi vuole continuare a brindare senza complicazioni, seguendo un’idea di consumo più adatta ai trend moderni.

L'attore Luca Argentero
Ed è proprio da qui che Argentero riparte per raccontare la direzione che il progetto sta prendendo e la visione che ha accompagnato anche questa nuova etichetta. «La nostra missione è quella di dimostrare che per condividere momenti autentici non serve l’alcol, basta l’amore». Una frase che sintetizza un percorso basato su ingredienti naturali, ricerca e creatività, ma soprattutto su un’idea di convivialità che vuole essere più inclusiva e meno legata alle abitudini del passato. L’obiettivo non è sostituire il vino tradizionale, bensì proporre un’alternativa credibile a chi sceglie maggiore leggerezza senza rinunciare al gesto del brindisi.
Sodamore, ricordiamo, arriva a questa fase di crescita dopo aver inserito con successo le prime etichette sugli scaffali di realtà molto diverse fra loro, da Eataly ad All’Antico Vinaio fino a Poke House. Una distribuzione trasversale che racconta la volontà di parlare a pubblici differenti, intercettando chi vive la pausa veloce e chi cerca bevande più ricercate, ma soprattutto chi interpreta il bere analcolico come un’opzione che non chiede compromessi. All’interno di questo percorso si colloca Whitelover, un bianco fermo e secco che vuole evitare l’effetto “copia sbiadita” e offrire invece un aromatico diretto, immediato e naturale.

Whitelover, un bianco dealcolato nato da vitigni selezionati e da un’idea di convivialità moderna
A questa evoluzione guarda anche Giovanni Rastrelli, ceo di Sodamore, che lega il debutto del nuovo vino a una strategia più ampia: «Con Whitelover ampliamo ulteriormente la presenza di Sodamore nel segmento analcolico, un’area in forte crescita e sempre più richiesta dai consumatori. I risultati ottenuti con la soda e la birra confermano l’interesse reale per prodotti di qualità, capaci di offrire un’esperienza appagante senza alcol». Il vino dealcolato, aggiunge, è un tassello nella costruzione di un portfolio più completo, con altre proposte in arrivo nei prossimi mesi.