In occasione del Wine in Moderation Day, giornata internazionale dedicata alla promozione del consumo responsabile di vino, è stato presentato a Roma il nuovo corso di formazione online «Digital Responsible Service Training», un’iniziativa ideata da Wine in Moderation (Wim) per fornire su scala internazionale competenze e strumenti per un servizio fondato su principi di responsabilità. La presentazione si è tenuta presso la sede dell’Associazione Stampa Estera, alla presenza dei tre coordinatori nazionali del programma: Federvini, Unione italiana vini (Uiv) e Consorzio di tutela Prosecco Doc.

presentato a Roma il nuovo corso di formazione online Digital Responsible Service Training
Il Digital Responsible Service Training è una piattaforma didattica digitale che integra contenuti multimediali e test interattivi, con l’obiettivo di diffondere la cultura della moderazione e del servizio consapevole tra gli operatori del settore - dal personale di cantina agli addetti dell’Horeca. Durante la conferenza sono state illustrate le finalità e le modalità di accesso al corso, frutto di tre anni di lavoro nell’ambito della strategia Wim 2020-2025. Sandro Sartor, presidente di Wine in Moderation, ha dichiarato: «Con il lancio del Digital Responsible Service Training compiamo un ulteriore passo per promuovere la cultura del vino responsabile tra i professionisti del settore. È un impegno condiviso che coinvolge istituzioni, imprese e operatori, per diffondere insieme i valori di equilibrio e consapevolezza che definiscono il consumo moderato di vino».
I rappresentanti dei tre coordinatori nazionali - Alessandro Botter (Consorzio di Tutela Prosecco Doc), Chiara Soldati (Federvini) e Roberto Sarti (Uiv) - hanno sottolineato la valenza educativa e culturale dell’iniziativa: «Difendere la distinzione tra consumo moderato e abuso è fondamentale per tutelare un modello di vita equilibrato e legato alla nostra cultura mediterranea. Con questo corso vogliamo colmare l’anello mancante tra filiera e consumatori», hanno dichiarato congiuntamente. Hanno inoltre evidenziato come «questa formazione, nata da una collaborazione tra i principali Paesi produttori, rappresenti un passo decisivo per rafforzare la diffusione di un messaggio virtuoso e per accrescere la professionalità di chi opera nel mondo del vino».
Il corso si articola in nove moduli formativi, che affrontano il rapporto tra vino, cultura e salute, le linee guida sul consumo moderato, gli aspetti giuridici e sociali legati alla somministrazione e alla comunicazione, oltre alle buone pratiche di servizio in cantine, ristoranti e wine bar. Un modulo è dedicato all’enoturismo sostenibile, con esempi di esperienze capaci di unire valorizzazione del territorio e responsabilità. Al termine del percorso, gli utenti che superano i test ricevono un certificato ufficiale Wine in Moderation.
Durante la presentazione, i partecipanti hanno ricevuto codici di accesso gratuiti per sperimentare la piattaforma, che adatta i contenuti al profilo professionale dell’utente. Il corso diventa così un nuovo strumento operativo per diffondere conoscenza e professionalità lungo tutta la filiera del vino. Il progetto rappresenta un passaggio significativo nella promozione di una cultura del vino consapevole, fondata su educazione, conoscenza e rispetto del consumatore. Conclude Sartor: «Il nostro obiettivo è rafforzare la reputazione del vino come parte integrante della cultura europea, promuovendo comportamenti responsabili e un approccio informato, nel rispetto delle persone e del prodotto».