È “Acquastilla 36” di Poli Santa Massenza di Vallelaghi (Tn) la miglior grappa della sesta edizione del Grappa Award. La bottiglia trentina, un blend di vinacce da vitigni autoctoni come Nosiola, Teroldego e Rebo, si è imposta nella categoria grappa stravecchia o riserva con un punteggio di 92,8 su 100, conquistando la Gran medaglia d'oro e il primo posto assoluto tra oltre 100 campioni esaminati.

È “Acquastilla 36” di Poli Santa Massenza la miglior grappa di Grappa Award 2025
Il concorso, appendice del 23° Concorso enologico internazionale Città del Vino, si è svolto dal 6 all'8 giugno negli spazi del Bastione San Filippo della Fortezza Medicea di Siena, rinnovata sede dell'Enoteca Italiana. A organizzarlo, come sempre, è stata l'Associazione nazionale città del vino, che riunisce oltre 500 Comuni italiani a vocazione vitivinicola. Le valutazioni sono state affidate a due commissioni di esperti, che per tre giorni hanno degustato e giudicato le grappe in gara. Alle spalle di “Acquastilla 36” si piazzano a pari merito con 92,4 punti due etichette molto diverse per origine e stile: la “Diciotto Lune” della Distilleria Marzadro di Nogaredo (Tn), grappa stravecchia ottenuta da vinacce miste, e la Grappa Moscato Barrique della Distilleria Felsenriss Srl di Lana (Bz), che ha primeggiato nella categoria grappa invecchiata in legno o barriccata.
A completare il podio allargato, con un punteggio leggermente inferiore ma comunque da menzione, è la Grappa di Brachetto Invecchiata “Alessandro” 2014 di Motta di Costigliole d'Asti (Asti), anche lei premiata nella categoria dedicata all'affinamento in legno. Oltre alle tre Gran Medaglie d'Oro, il palmarès dell'edizione 2025 conta anche 24 medaglie d'oro e 18 medaglie d'argento. Un risultato che conferma il livello qualitativo crescente del distillato di vinacce italiano, valorizzato in un contesto internazionale capace di unire territori, produttori e appassionati. La premiazione ufficiale, ricordiamo, si terrà a Trento nel corso del mese di luglio.