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Marco Bottega all'Aminta Resort Ricordi e tradizione in cucina

Terza generazione di ristoratori, Marco Bottega guida le cucine dell'Aminta Resort. Sguardo al futuro insieme al rispetto per il passato è la sua filosofia tra i fornelli, arricchita dagli incontri con i colleghi Chic

di Marco Di Giovanni
 
07 gennaio 2017 | 10:39

Marco Bottega all'Aminta Resort Ricordi e tradizione in cucina

Terza generazione di ristoratori, Marco Bottega guida le cucine dell'Aminta Resort. Sguardo al futuro insieme al rispetto per il passato è la sua filosofia tra i fornelli, arricchita dagli incontri con i colleghi Chic

di Marco Di Giovanni
07 gennaio 2017 | 10:39
 

Essere ristoratore significa talento, per cominciare, studio, per continuare, e passione, per aggiungere quella ciliegina sulla torta che contraddistingue la vera qualità dalla mera attività. Quando però, insieme a questi presupposti, c'è anche una famiglia che è nel campo della ristorazione da tre generazioni, la situazione cambia.

Marco Bottega - Marco Bottega all'Aminta Resort Ricordi e tradizione in cucina
Marco Bottega

In che modo, è Marco Bottega a spiegarlo. Dalle cucine dell'Aminta Resort a Genazzano (Rm), in trasferta a Quattro Caselle (Re) per Charming italian chef, racconta che una tradizione così importante alle spalle significa principalmente «responsabilità, perchè quando c'è una tradizione, c'è una storia, bisogna avere rispetto per quello che è stato fatto; ma allo stesso tempo deve essere anche un trampolino per spingersi avanti».

Dal passato al futuro, con rispetto per la tradizione e un occhio rivolto all'innovazione. Bottega racconta questo percorso presentando l'evoluzione dell'attività di famiglia, «che ha un po' cavalcato le epoche: dalla trattoria con cucina all'osteria con cucina al ristorante classico al nostro resort di oggi, dove recuperiamo delle tradizioni, le lavoriamo con tecniche innovative e serviamo il risultato nel piatto».

Una cucina “di oggi” all'Aminta Resort, ma il cuore di Marco Bottega non scorda i profumi di ieri, i ricordi che l'hanno spinto a proseguire l'attività di famiglia. Tanto che, quando gli si chiede quale sia per lui il punto di arrivo nel piatto di una tradizione così duratura, la sua risposta guarda in un certo senso a ieri: «Il punto d'arrivo è quando mio padre, 75 anni, mangia i miei piatti e dice che sono buoni come quelli che preparava mia nonna tanti anni fa». «Anche utilizzando tecniche nuove - chiarisce Marco - il gusto autentico del piatto non deve cambiare».

Marco Bottega all'Aminta Resort Ricordi e tradizione in cucina
Francia Mon Amour - Salmone marinato allo zenzero, cavolo bruciato, foglie di sedano e Champagne De Venoge

Trapela passione, passione vera dalle parole dello chef dell'Aminta Resort. Un amore per la cucina, il suo, che si riflette nei piatti. Non è nato con Marco, questo sentimento, ma arrivato piuttosto con il tempo: «Finito il liceo classico non volevo intraprendere questa strada. Poi un giorno ho incontrato uno chef, Salvatore Tassa, che mi ha fatto capire che la cucina era arte, cultura e pensiero, e da lì è nato l'amore: ho iniziato a viaggiare, ho lavorato per tanti grandi chef e poi ho iniziato un percorso in questa mia realtà che oggi è in continua evoluzione».

Tutto questo lavoro, e questo percorso, ben confluiscono in Chic - Charming italian chef, che lo stesso Bottega definisce un'“unione di intenti”: più chef provenienti da territori diversi, che vogliono raccontare questi territori ed insieme ad essi le proprie esperienze. E sono occasioni d'incontro come quella del b2b organizzato da Nespresso a Ca' Matilde a concretizzare gli incontri tra gli chef, momenti che decretano il vero successo dell'associazione, vale a dire «confrontarsi con gli altri cuochi, e cogliere questo confronto come un momento di crescita».

Il piatto che Marco Bottega ha proposto in questa circostanza ha visto protagonisti il salmone e lo Champagne, o più precisamente «una tartare di salmone marinata allo zenzero, con a base una salsa di Champagne, dei petali di sedano, delle foglie bruciate di broccolo e della polvere di caffè. Abbiamo giocato sulla grassezza del salmone, l'acidità e la mineralità dello Champagne, una nota di accompagnamento nel cavolo bruciato con il caffè, e per finire la freschezza del sedano».


Aminta Resort
via Trovano 5 - 00030 Genazzano (Rm)
Tel 06 9578661
www.amintaresort.it
info@amintaresort.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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