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Lascia o raddoppia

Formati, export, nuovo look: Anna Spinato Winery investe per ripartire

Nuovi formati come i mini, nuove tipologie, per esempio zero alcol, referenze premium, Cartizze e Docg, e nuovi prodotti, come il Prosecco Doc Rosé fanno parte della strategia dell'azienda per rinascere dopo il Covid

di Lina Pison
 
27 luglio 2021 | 16:46

Formati, export, nuovo look: Anna Spinato Winery investe per ripartire

Nuovi formati come i mini, nuove tipologie, per esempio zero alcol, referenze premium, Cartizze e Docg, e nuovi prodotti, come il Prosecco Doc Rosé fanno parte della strategia dell'azienda per rinascere dopo il Covid

di Lina Pison
27 luglio 2021 | 16:46
 

La strategia adottata da Anna Spinato in questi mesi profondamente segnati dalla pandemia da Covid-19 è chiara: «Nei momenti di difficoltà non si diminuiscono gli investimenti, ma si fa esattamente il contrario». Se ne è parlato durante il convegno “Prosecco Innovation Day” andato in scena venerdì 9 luglio nella splendida cornice di Palazzo Ca’ Sagredo a Venezia dove sono state presentate, in anteprima, anche le nuove etichette del Prosecco Doc della cantina di Ponte di Piave (Tv).

Anna Spinato con il figlio Roberto Furlani Formati, export, nuovo look: Anna Spinato Winery investe per ripartire

Anna Spinato con il figlio Roberto Furlani

 

Ripartire

Tutto è partito da qui. Ecco spiegata la scelta di ospitare l’evento nella città lagunare. «I nostri primi clienti sono stati i bacari, le tipiche osterie di Venezia», ha spiegato Anna Spinato. L’identità dell’azienda vinicola coincide con quasi un secolo di storia di una tenace famiglia veneta che dalle sponde del fiume Piave dove produce il Malanotte Docg ingentilendo l’autoctono Raboso (pare infatti che il nome derivi da “rabbioso” per i suoi tannini particolarmente spigolosi) arriva alle colline di Conegliano Valdobbiadene dove nasce un’altra famosa Docg, il Cartizze, la massima espressione qualitativa dell'uva Glera.

Ma è tempo di reinventarsi perché il futuro inizia adesso ed è fatto di promozione, fidelizzazione e sostenibilità. Diventare azienda ecocompatibile a impatto zero è, infatti, uno degli obiettivi dell’azienda Anna Spinato.

 

Fenomeno Prosecco Doc

Con 500 milioni di bottiglie prodotte nel 2020 il Prosecco Doc continua ad essere «un fenomeno di rilevanza mondiale», come ha spiegato il giornalista Fabio Tavazzani. La nuova versione Rosé rappresenta solo il 3,4% della fetta, ma i numeri sono destinati a salire. Tra gli spumanti, il Prosecco ha registrato durante la pandemia una riduzione delle esportazioni molto più contenuta degli altri. Da gennaio a settembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, infatti, l’export ha segnato -5% per il Prosecco, -11,2 per il Cava e -28,1 per lo Champagne. E le prospettive fanno pensare ad un ulteriore balzo in avanti: il 22 per cento dei consumatori del Regno Unito ritiene che nel 2021 consumerà più Prosecco.

 

Progetti per il futuro

Ed ecco svelate le strategie per la ripartenza di Anna Spinato Winery. Tra le soluzioni per gli importatori fidelizzati: nuovi formati come i mini, nuove tipologie, per esempio zero alcol, referenze premium, Cartizze e Docg, e nuovi prodotti, come il Prosecco Doc Rosé. E’ stata poi rafforzata l’interazione virtuale con i clienti con la strutturazione di una sala per le video-call e le video-degustazioni, incrementata la comunicazione tramite newsletter e social e la comunicazione social aziendale mirata e geolocalizzata. Infine è stato aperto un canale e-commerce aziendale dedicato al mercato italiano. «Dobbiamo puntare sui mercati dell'Estremo Oriente - ha dichiarato ancora Tavazzani - che hanno enormi potenzialità e vincere la sfida dell'e-commerce. Non dobbiamo vedere il commercio on-line come un nemico, è un canale di vendita come gli altri, da valorizzare».

Il Prosecco extra dry Formati, export, nuovo look: Anna Spinato Winery investe per ripartire

Il Prosecco extra dry

 

Il figlio di Anna Spinato, Roberto Furlani, che rappresenta in azienda la terza generazione, ha poi presentato il progetto di restyling delle etichette del Prosecco Doc. «Come manager dell'azienda - ha spiegato - durante i mesi di lockdown ho avuto il tempo di ragionare sulla strategia da adottare senza pensare ad una rivoluzione, ma ad un’evoluzione. Ho iniziato a frequentare i supermercati, ho osservato gli scaffali e mi sono accorto che alcune caratteristiche poco attraenti delle etichette le riscontravo anche nei nostri prodotti, ma l'azienda Anna Spinato è sempre stata all'avanguardia». Da qui la nascita di una nuova immagine fresca, immediata e moderna

Cristian Maitan, miglior sommelier del Veneto 2018, ha, infine, condotto la degustazione del Prosecco Doc nelle 3 tipologie: Brut (note di lievitazione, agrume, mela verde e un tocco floreale), Extra Dry (mela, pera, note lievemente agrumate e un fiore giallo) e Rosé Brut (ribes, melograno, uva spina e buccia di pesca).


 

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