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Per i cuochi di Brescia il futuro è in mano ai giovani

I 160 cuochi bresciani della Federazione italiana cuochi si sono scambiati gli auguri in una cena conviviale in cui sì è ribadito l'importanza della figura professionale del cuoco che il Governo deve tutelare

di Renato Andreolassi
 
29 novembre 2022 | 12:26

Per i cuochi di Brescia il futuro è in mano ai giovani

I 160 cuochi bresciani della Federazione italiana cuochi si sono scambiati gli auguri in una cena conviviale in cui sì è ribadito l'importanza della figura professionale del cuoco che il Governo deve tutelare

di Renato Andreolassi
29 novembre 2022 | 12:26
 

Una festa (non è solo un gioco di parole) per chi solitamente non fa festa oppure che, quando ci sono le grandi festività, se ne sta in cucina a lavorare. Con grande signorilità, i 160 cuochi bresciani della Fic (Federazione italiana cuochi) hanno voluto scambiarsi gli auguri natalizi alla ''Perla del Garda'' di Giovanna Prandini a Lonato del Garda (Bs), con un appuntamento all'insegna dell'orgoglio rinnovato per una grande professione e un vero mestiere di artisti. Un anno davvero da incorniciare.

Per i cuochi di Brescia il futuro è in mano ai giovani

Il momento della premiazione dei giovani cuochi Elisa Orsini, Martina Muja e Gabriele Giro


Cuoco, un lavoro che va tutelato

Il presidente Luca Venturelli e il vice Carlo Bresciani hanno ricordato anzitutto il successo della Festa nazionale dei Cuochi che si è tenuta (a ottobre) dopo 8 anni in Lombardia, e proprio a Brescia. «Un'occasione per ripartire alla grande dopo la pandemia - ha sottolineato Venturelli -e per fare il punto sull'attività della categoria chiedendo anche maggiori tutele, garanzie e attenzione al nuovo Governo».


Il futuro in mano ai giovani

Una categoria in costante crescita quella dei cuochi-chef, grazie anche all'inserimento dei molti giovani provenienti dalle scuole professionali e dagli istituti alberghieri locali: Brescia, Mantegna, Darfo, Dandolo, Gardone Riviera, Desenzano e Idro.


«Sono la nostra linfa vitale - hanno rimarcato sia Bresciani che Venturelli - e il nostro futuro. A loro affidiamo il sapere e le esperienze che abbiamo maturato in questi anni. Certo, i sacrifici imposti da questa professione sono molti, ma grandi sono altrettanto le soddisfazioni e le gratificazioni per chi sa cucinare un piatto a regola d'arte. Anzi, un buon piatto». E per sottolineare l'impegno e la bravura dei giovani, la Fic bresciana ha voluto premiare tre promettenti cuochi-chef: Elisa Orsini, Martina Muja e Gabriele Giro. Auguri e buon lavoro!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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